23.9.12

Paganese-Catanzaro 0-0: la cronaca di magicocatanzaro.it

PAGANI - Termina l’emorragia di risultati negativi per il Catanzaro che, sul difficile campo della Paganese, coglie un importante punto, soprattutto per il morale. Giallorossi pericolosi, in particolare con l’ottimo Benedetti (il migliore), che ha interpretato al meglio il 3-5-2 messo in campo da mister Cozza. Il nuovo modulo, in un certo senso, ha giovato alle “Aquile” che tornano a far punti dopo due gare, salendo a quota 4 punti in classifica.

PROTAGONISTA IL 3-5-2 - Modulo speculare per le due compagini, con i due tecnici che optano per il medesimo 3-5-2. I padroni di casa di mister Grassadonia, scendono in campo con i seguenti undici: Marruocco in porta; difesa con Pepe, Fusco e Fernandez; a centrocampo agiscono Calvarese, Soligo, Romondini, Neglia e Nunzella; in avanti la coppia Fava-Orlando. Dalla parte opposta, mister Cozza, per la prima volta in questa stagione, modifica lo schema di gioco dei suoi. In porta, così, ci va Pisseri; le retroguardia difensiva è a tre, con Mariotti, Sirignano e Papasidero; nella zona nevralgica del campo, giocano Ulloa, davanti la difesa, Quadri, Benedetti poco più avanti, con Squillace e Fiore esterni; attaccanti sono Fioretti e Carboni. Solo panchina per Masini, ancora acciaccato. Arbitra il Signor Pezzuto della sezione di Lecce, coadiuvato dai due assistenti Bellagamba e Camilucci.

NULLA DA SEGNALARE - 
Catanzaro intraprendete dalle prime battute e pericoloso, dopo soli 120”, con Quadri, ma il tiro del centrocampista termina fuori. Poco dopo, Marruocco è costretto ad anticipare Fioretti per salvare il risultato. La Paganese non riesce a rendersi pericolosa, vuoi anche per la maggiore verve delle “Aquile”, desiderose di riscattare le due sconfitti consecutive contro Latina e Benevento. Di azioni neanche a parlarne, anche perché la giornata, con i suoi 31°C, condiziona, e non poco, la prestazione degli elementi in campo. Nella seconda parte della prima frazione di gioco, la Paganese si fa vedere dalle parti di Pisseri ma, in tutte le occasioni, la difesa calabrese fa buona guardia. Nel finale, Benedetti impegna Marruocco alla deviazione mentre, sul capovolgimento di fronte, Pisseri è costretto a fermare fallosamente il lanciatissimo Fava ma, il direttore di gara grazia il portiere giallorosso, ammonendolo solamente.

PAREGGIO GIUSTO - 
Stessi effettivi nel secondo tempo e primi minuti equilibrati, con le due squadre che, stranamente, si studiano a vicenda. Il Catanzaro,però, va vicinissimo al gol con Fioretti che, su dopo un assist di Quadri, non riesce a concludere al meglio verso Marruocco. Al 7° mister Grassadonia capisce il momento dei suoi, passando al più coperto 4-4-2 grazie all’entrata di Ciarcià per Pepe. La gara si accende, è come una bomba ad orologeria che non scoppierà totalmente. All’8° Benedetti chiama all’intervento da campione il bravo Marruocco; pochi istanti dopo Orlando e Fava impegnano Pisseri. Finalmente le squadre giocano a viso aperto, anche se il terreno di gioco non è in perfette condizioni, e lo spettacolo per i 1500 presenti è apprezzabile. Al 17’, Nunzella, dopo un coast to coast, colpisce il palo a Pisseri battuto. I padroni di casa sembrano più vivaci, anche in virtù del nuovo modulo messo in campo, nella ripresa, dal proprio tecnico. Tre minuti dopo, mister Cozza sostituisce Quadri con D’Alessandro, in modo da dare più copertura al centrocampo; in precedenza, tra le fila dei locali, Ciarcià aveva rilevato Neglia. Al 26° Benedetti fa sudare freddo il pubblico azzurrostellato, con un gran tiro dalla distanza che esce fuori di un niente. Si gioca il tutto per tutto mister Grassadonia, sostituendo Luca Orlando con Caturano, all’esordio con la casacca dei campani. Proprio quest’ultimo si rende pericoloso con un colpo di testa che si spegne sul fondo (35’). Al minuto 43’ Fiore sbaglia il tiro dai 20 metri e l’azione sfuma; risponde Romondini, ma Pisseri blocca senza problemi. Passa un minuto e Ciccio Cozza opera il suo ultimo avvicendamento: Cruz per uno stanco Carboni. Nonostante i 6’ di recupero, non succede nulla e al “Marcello Torre” è pari e patta.