13.10.12

Derby fuori dalla Campania, Macalli: "Hanno vinto i delinquenti".

Mancano più di due settimane a Nocerina-Paganese, ma il derby dell'Agro è già entrato nel vivo delle discussioni. S'è parlato tanto, infatti, della decisione del Casms di blindare il match e, addirittura, di farlo traslocare fuori i confini della Regione Campania. Una scelta criticata, apertamente, dai patron di entrambe le società. Un atto però dovuto da parte della Lega Pro, su stessa ammissione del presidente Mario Macalli, la quale s'è dovuta “piegare” alle decisioni degli organi istituzionali. TuttoNocerina.com ha contattato in esclusiva proprio il numero uno della Lega, Mario Macalli, per parlare di questa scelte e delle modalità di applicazione del divieto ai tifosi.

Buon pomeriggio Presidente Macalli, la scelta del Casms può essere vista come una sconfitta del mondo del calcio?
"Salve, io non userei questo termine, ma parlerei più di vittoria dei delinquenti a scapito della brava gente. Io come rappresentante della Lega ho il compito di organizzare i match, di rappresentare i presidenti e le loro società. Se la Questura stabilisce il divieto noi non abbiamo la facoltà di opporci, o per dire meglio, se arrivano queste decisioni drastiche significa che non è possibile fare altrimenti. Bisogna che le società si attivino in tal senso, cioè identificare i propri facinorosi e farli sbattere in galera, altrimenti la situazione non si può migliorare".

Quindi per lei è giusto trasferire il derby fuori regione?
"Io credo che sia bruttissimo far giocare una partita del genere senza tifosi, la presenza del pubblico è quel plus emozionale che fa vivere questo sport. Io ritengo però che gli organi preposti, il Ministro degli Interni, la Pubblica Sicurezza, siano consapevoli della situazione delle tifoserie, basti vedere gli 80 Daspo che sono piovuti sulla tifoseria della Nocerina. Con chi ce la vogliamo prendere? Il gioco del calcio in questi casi c’entra ben poco”.

Un calcio senza barriere allora è impensabile in Italia?
"Dispiace dirlo, ma in alcune zone sarebbe d'impossibile attuazione. La società civile deve assolutamente cambiare se vogliamo attuare il modello inglese, siamo ben lontani da quegli standard".

Infine lei cosa risponde al patron della Nocerina, Giovanni Citarella, che s'è domandato come sia possibile far disputare, a porte aperte, tanti derby in Serie A e non una sfida come Nocerina-Paganese?
"E' una domanda che il presidente rossonero dovrebbe fare agli organi che hanno preso tale decisione, non alla Lega Pro. Noi prendiamo solo atto di un'emanazione che viene dagli organi di Pubblica Sicurezza che valutano la situazione ben consapevoli dei rischi. E' una decisione studiata e non campata in aria".

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