da paganese.it
Dopo la vittoriosa gara contro il Gubbio e la "positiva"....prestazione in Coppa Italia, sono stato uno dei pochi a non iscrivermi al neonato club "Grande Mister, Grande squadra"!!!!
Sono stato uno dei pochi a continuare ad avere qualche motivata perplessità sulla squadra, sulla sua conduzione, sul suo allestimento in funzione di un modulo superato, improduttivo e disequilibrato, sul percorso presente e futuro di un gruppo potenzialmente invidiabile e competitivo dal punto di vista tecnico.
Dopo la debacle contro il giovane e sbarazzino Prato, mi ritrovo in buona e numerosa compagnia ma constatarlo mi rattrista perchè voglio bene a questa squadra ed a questa città. Ritengo basterebbe poco per ritrovare il profumo della vittoria, rinnovare sopiti entusiasmi e riposte ambizioni.
Basterebbero minori testardaggini ed incomprensibili stranezze da parte di Grassadonia, basterebbe una sua più attenta e produttiva gestione delle risorse tecniche disponibili (ma allenare "due squadre valide" non è qualche volta controproducente....?).
Basterebbero, però, anche minori e deliranti panegirici sulle sue geniali intuizioni tattiche quando vince per poi ritenerlo inadeguato quando perde anche per errori non solo suoi.
Certo lascia interdetti la scelta "toscana" nel riesumare Agresta, mancino come Fernandez..., centrale difensivo al posto di un Pepe più adatto di piede e di ruolo, la sostituzione del peperino e concreto Tortori con l'evanescente Ciarcià e sopratutto l'ennesima e per me molto significativa rinuncia al contributo di Girardi preferendogli Fava e il disorientato e fin'ora misteriosamente sterile Orlando.
A Prato, l'ex tarantino ha vissuto la sua migliore stagione da professionista (12 gol), giocando uno splendido campionato in coppia con il nazionale Diamanti, aveva tanta voglia di farsi rimpiangere, la rinuncia al suo apporto è la lampante conferma che Grassadonia non crede in lui, forse aveva altre preferenze in sostituzione del "fugggiasco" Fofana.
Il presidente Trapani, la società tutta ed il laborioso Cocchino, l'hanno accontentato in tutto: uomini da confermare, arricchiti da risorse competitive con "veri e professionisti prima che bravi calciatori". Gli hanno chiesto in cambio un campionato senza affanni, senza smodate e malcelate ambizioni ma, rispondente ai sacrifici sostenuti, alla passione ed alle aspettative dei tifosi. Ci vorrebbe davvero molto poco!
Lasciando da parte numeri e moduli tanto invisi al mio amico Nino Ruggiero, è innegabile che la continuità di risultati o meglio il loro raggiungimento sono sempre conseguenza di un perfetto equilibrio tattico, di organizzazione di gioco, di attenta e costante copertura degli spazi sia in fase di possesso, sia nella fase di non possesso, di qualità e fluidità di manovra, impegno, applicazione, umiltà e voglia di fare risultato indipendentemente dalle strategie tattiche degli avversari.
Necessiterà una definitiva identità di gioco, duttilità di uomini, camaleontiche risposte alle dinamiche della gara ed una sua attenta e sollecita lettura.
Domenica scorsa è arrivata, deludente ed inattesa, una sconfitta che deve far maturare e crescere, le partite di inizio campionato non sono quasi mai del tutto vere ed autentiche, man mano gli avversari cominciano a studiarti, a prendere contromisure alle tue giocate, bisognerà adeguarsi e fronteggiare con sollecitudine estrema queste insidie, magari inventarsi qualche sostituzione che cambi davvero l'inerzia della partita.
I mezzi tecnici, i valori individuali davvero non scarseggiano, i "responsi" settimanali continuano a ribadire che regna molto equilibrio, non è tanto illusorio ritornare a sognare: ricominciamo a vincere.
Battiamo domenica prossima il redivivo e temibile Pisa, battiamolo perchè siamo squadra potenzialmente forte come loro ma saremo più di loro carichi di ritrovate motivazioni arricchite da carattere, cattiveria agonistica e cuore.
Ci sarò, finalmente, anch'io e vorrei ritrovare il sorriso dei miei tanti amici ma sopratutto vorrei rivedere trionfare la MAGICA STELLA!!!!!
