«Siamo stati inferiori sul piano del mordente, ma siamo stati responsabili noi dei primi due gol della Paganese». Auteri fa mea culpa, ma sembra voler ridurre i meriti degli avversari nel pesante ko subito per mano della Paganese. Si difende dal punto di vista tattico, per avendo cambiato troppe volte l’ordinamento tattico dei suoi, apparsi spesso confusi per le continue variazioni: «Non credo che la Nocerina ci abbia capito ben poco. Piuttosto, penso che abbiamo calciatori tecnicamente importanti, che per ora non riescono ad essere decisivi. Dobbiamo fare tutti un grande esame di coscienza nello spogliatoio, forse già domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr), perché è da un po’ che non giochiamo come una squadra. Occorre capire perché. Siamo tutti sulla graticola».
Un segnale di qualcosa che non va arriva intorno alla mezz’ora della ripresa quando Merino, ripreso per un errore dal tecnico, dà di matto, urlando a più riprese frasi poco ortodosse al trainer e al suo secondo Cassia: «Sinceramente non so cosa abbia detto - ha affermato Auteri -, l’avevo solo richiamato a tenere la posizione».
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