Dopo l'ultimo ko di metà novembre contro la Nocerina, l'Avellino cade
ancora in terra salernitana, stavolta in quel di Pagani. La migliore
difesa del campionato, con soli dieci gol subiti fino ad ieri, ha
incassato in poco più di trenta minuti ben quattro reti. Quella del
"Torre" è stata una gara dai due volti. Rastelli ha optato per
l'inserimento di Bariti al posto dello squalificato De Angelis ma il
ruolo di trequartista non si addice al giocatore di proprietà del
Napoli. L'allenatore di Torre Del Greco lo ha, infatti, successivamente
dirottato sull'out di destra anche se non è andata molto meglio.
Nonostante ciò, i lupi hanno controllato abbastanza bene il campo nei
primi quarantacinque minuti. La Paganese ha creato pochi pericoli dalle
parti di Fumagalli e, inoltre, ha perso spesso palla a metà campo
consentendo ai biancoverdi di ripartire. Dopo le due occasioni avute da
Castaldo prima e Bariti poi, proprio allo scadere della prima frazione
di gioco è arrivato il gol di Angiulli, una rete che avrebbe potuto
tagliare le gambe agli azzurrostellati.
Grassadonia ad inizio ripresa ha subito optato per l'ingresso in campo di Scarpa che ha dato molta più vivacità all'attacco dei padroni di casa. Il terreno di gioco, vista l'incessante pioggia, è diventato sempre più pesante e l'Avellino non riusciva più a ripartire come aveva fatto nel primo tempo. Nei primi quindici minuti, comunque, la difesa irpina aveva retto abbastanza bene alle folate offensive della Paganese che, però, ha trovato il gol su una distrazione della difesa irpina ma, in primis, di Fumagalli che ha evidenziato ancora una volta un grosso limite nelle uscite. Caturano, così, non ha potuto fare altro che infilare il gol del pari. Grassadonia ha inserito anche l'esperto Dino Fava al posto di uno spento Girardi. L'Avellino ha commesso un altro errore di concentrazione al 69' quando su un corner dalla sinistra ha permesso a Scarpa, giocatore dalle tante qualità tecniche ma non certamente fisiche, di colpire indisturbato di testa e di battere un disattento Fumagalli che non ha coperto a sufficienza il primo palo. L'ingresso di Herrera per D'Angelo non è servito a dare maggiore vivacità all'attacco dell'Avellino. Pochi palloni giocabili per Biancolino e Castaldo con quest'ultimo che si è beccato un'ingenua ammonizione che lo terrà fuori nel derby contro il Benevento. Tornando alla gara, comunque, al 76' è arrivato il gol che ha chiuso la gara, ancora di testa e ancora da azione d'angolo sempre con Caturano che ha colpito indisturbato a rete dopo il primo tentativo di Fava respinto dalla traversa. A gara ormai archiviata, è arrivata la colossale papera di Fumagalli che, nel tentativo di dare una scossa ai suoi, si è allontanato palla al piede dalla propria area di competenza ma è stato bloccato da Scarpa che con un preciso tiro ha siglato, a porta sguarnita, il definitivo 4-1.
Abbiamo evidenziato le colpe dell'estremo difensore biancoverde su tre dei quattro gol subiti dai lupi ma ciò non vuol dire che la colpa di questa debacle sia soltanto sua. Anzi, a Fumagalli va il merito di aver chiesto scusa, al termine della gara, ai tifosi irpini presenti al "Torre" dimostrando, ancora una volta, una grande personalità. L'Avellino ha dato l'impressione di essere rimasto negli spogliatoi. Rastelli ha parlato di calo fisico e, probabilmente, ha ragione. La perdita di lucidità ha fatto sì che i lupi commettessero errori colossali, soprattutto sui calci da fermo a favore degli azzurrostellati. Il terreno di gioco non ha permesso all'Avellino di esprimersi nel migliore dei modi. Già nel secondo tempo del match contro la Carrarese, i biancoverdi avevano evidenziato delle difficoltà ma al "Torre" l'esito è stato diverso. La Paganese e il suo allenatore hanno dimostrato di crederci e di voler mantenere l'imbattibilità interna. Troppo tardivi, invece, i cambi di Rastelli. Premiata la determinazione e la voglia di conquistare il risultato da parte della Paganese. Una sconfitta, comunque, dopo tante vittorie, ci può stare. Dispiace per le quattro reti incassate, visti i precedenti record della retroguardia irpina. Ciò che conta, comunque, è archiviare subito questa gara. La sosta del prossimo weekend potrà consentire a Rastelli di ricaricare il gruppo in vista del derby contro il Benevento. L'Avellino ha dimostrato già in passato di saper reagire alle difficoltà ed è proprio quello che deve fare anche questa volta per non sciupare quanto di buono costruito sino ad ora.
tuttoavellino.it
Grassadonia ad inizio ripresa ha subito optato per l'ingresso in campo di Scarpa che ha dato molta più vivacità all'attacco dei padroni di casa. Il terreno di gioco, vista l'incessante pioggia, è diventato sempre più pesante e l'Avellino non riusciva più a ripartire come aveva fatto nel primo tempo. Nei primi quindici minuti, comunque, la difesa irpina aveva retto abbastanza bene alle folate offensive della Paganese che, però, ha trovato il gol su una distrazione della difesa irpina ma, in primis, di Fumagalli che ha evidenziato ancora una volta un grosso limite nelle uscite. Caturano, così, non ha potuto fare altro che infilare il gol del pari. Grassadonia ha inserito anche l'esperto Dino Fava al posto di uno spento Girardi. L'Avellino ha commesso un altro errore di concentrazione al 69' quando su un corner dalla sinistra ha permesso a Scarpa, giocatore dalle tante qualità tecniche ma non certamente fisiche, di colpire indisturbato di testa e di battere un disattento Fumagalli che non ha coperto a sufficienza il primo palo. L'ingresso di Herrera per D'Angelo non è servito a dare maggiore vivacità all'attacco dell'Avellino. Pochi palloni giocabili per Biancolino e Castaldo con quest'ultimo che si è beccato un'ingenua ammonizione che lo terrà fuori nel derby contro il Benevento. Tornando alla gara, comunque, al 76' è arrivato il gol che ha chiuso la gara, ancora di testa e ancora da azione d'angolo sempre con Caturano che ha colpito indisturbato a rete dopo il primo tentativo di Fava respinto dalla traversa. A gara ormai archiviata, è arrivata la colossale papera di Fumagalli che, nel tentativo di dare una scossa ai suoi, si è allontanato palla al piede dalla propria area di competenza ma è stato bloccato da Scarpa che con un preciso tiro ha siglato, a porta sguarnita, il definitivo 4-1.
Abbiamo evidenziato le colpe dell'estremo difensore biancoverde su tre dei quattro gol subiti dai lupi ma ciò non vuol dire che la colpa di questa debacle sia soltanto sua. Anzi, a Fumagalli va il merito di aver chiesto scusa, al termine della gara, ai tifosi irpini presenti al "Torre" dimostrando, ancora una volta, una grande personalità. L'Avellino ha dato l'impressione di essere rimasto negli spogliatoi. Rastelli ha parlato di calo fisico e, probabilmente, ha ragione. La perdita di lucidità ha fatto sì che i lupi commettessero errori colossali, soprattutto sui calci da fermo a favore degli azzurrostellati. Il terreno di gioco non ha permesso all'Avellino di esprimersi nel migliore dei modi. Già nel secondo tempo del match contro la Carrarese, i biancoverdi avevano evidenziato delle difficoltà ma al "Torre" l'esito è stato diverso. La Paganese e il suo allenatore hanno dimostrato di crederci e di voler mantenere l'imbattibilità interna. Troppo tardivi, invece, i cambi di Rastelli. Premiata la determinazione e la voglia di conquistare il risultato da parte della Paganese. Una sconfitta, comunque, dopo tante vittorie, ci può stare. Dispiace per le quattro reti incassate, visti i precedenti record della retroguardia irpina. Ciò che conta, comunque, è archiviare subito questa gara. La sosta del prossimo weekend potrà consentire a Rastelli di ricaricare il gruppo in vista del derby contro il Benevento. L'Avellino ha dimostrato già in passato di saper reagire alle difficoltà ed è proprio quello che deve fare anche questa volta per non sciupare quanto di buono costruito sino ad ora.
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