6.2.13

La conferenza stampa di mister Grassadonia.

Si assume tutte le responsabilità del momento indossando le vesti di parafulmine per l'intera rosa senza, però, perdere quella grinta necessaria per ripartire. Così il tecnico Gianluca Grassadonia si presenta nella consueta conferenza di metà settimana partendo dall'analisi della sconfitta maturata domenica aCatanzaro.

"La squadra mi è piaciuta molto nel secondo tempo quando è ritornata in campo disputando quel tipo di gara che dovevamo fare fin dal primo minuto. Purtroppo, però, reagiamo dopo aver subito uno schiaffo, quando non abbiamo più nulla da perdere. Nel complesso, però, tenendo contro della prima frazione di gioco non abbiamo mai sofferto il Catanzaro venendo poi puniti soltanto da due ingenuità difensiva. Siamo stati bravi dopo il gol dell'uno a zero a reagire da vera squadra non disunendoci. Non siamo riusciti, però, a dare quella continuità di risultati. Ne abbiamo già parlato con la squadra martedì alla ripresa".
In questo momento particolare è finito nel ciclone delle critiche. Si riconosce delle colpe?
"E' normale che sia così, che in tutto ciò io abbia delle responsabilità, non sarei onesto nè serio se affermassi il contrario. Come già affermato, però, il mio carattere mi porta a non esaltarmi per le vittorie nè ad abbattermi per le sconfitte. Vado così avanti imperterrito per la mia strada cercando di fare il meglio per la Paganese. E' normale che in un cammino ci siano degli errori che commetto io come altri. Ho la fortuna di avere a disposizione un grande gruppo che segue ogni mia direttiva e consiglio. Non posso assolutamente lamentarsi, con un gruppo così professionale possiamo scalare le montagne. E' anche vero, però, che se analizziamo il campionato finora si stratta di una stagione importante. Ci sono stati tanti alti e bassi che stanno condizionando la nostra stagione anche se con appena qualche punto in più staremmo parlando di un campionato importantissimo. Domenica ci aspetta una gara importante, uno scontro diretto durante il quale la mia squadra darà il massimo"
A pochi giorni dalla chiusura del calciomercato che ha portato a Pagani Babù, Lulli e Perrotta ma non quel famoso centrocampista richiesto, c'è stata sinergia con la società per il mercato?
"Assolutamente si! La società ha fatto benissimo perchè ha confermato innanzitutto tutto il blocco di inizio stagione che anche in virtù del particolare momento è stato importantissimo. Sono poi giunti calciatori che ci ritorneranno utili. Bisogna, però, rendersi conto di una cosa: che forse si è chiesto troppo a questi calciatori, e ciò è un fattore positivo in quanto la piazza è abituata bene. Credo, però che c'è bisogno di equilibrio. Che contestino me è anche giusto perchè indossando le vesti di condottiero mi assumo tutte le responsabilità del caso ma contestare un gruppo di calciatori come questo e il campionato che stanno facendo mi sembra ingiusto in quanto si perde di vista l'obiettivo di questa squadra. Non dimentichiamoci che siamo una neopromossa che sta facendo bene anche se ora stiamo attraversando un momento difficile e negativo. La piazza deve capire questo ed aiutarci. In un campionato di venti partite ci sta che i ragazzi sbaglino due gare ma bisogna, però, dargli merito perchè stanno lottano sempre fino all'ultimo. Cerchiamo di stringere tutti insieme!"
Alla luce di ciò quale è l'obiettivo: chiudere dignitosamente il campionato e sperare sempre in qualcosa di importante?
"Io punto e pretendo sempre il massimo ma dovremo, però, raggiungere prima la salvezza. L'obiettivo è sempre stato quello anche se per un attimo si è spostato tutto verso l'alta classifica in virtù dei buoni risultati. Nessuno ci ha mai messo sotto del tutto e credo che continuiamo ad essere una squadra che potrà dare fastidio a tutti. In questo momento, invece, la classifica ci dice che siamo a due punti dai Play-out e domenica affonteremo il Gubbio in uno scontro salvezza".
In virtù di quanto affermato prima sul fatto che la squadra la segue in pieno, abbiamo riscontrato però delle partenze negative a Benevento, Perugia, Sorrento e domenica a Catanzaro. Perchè? Abbiamo veramente chiesto troppo a questa squadra?
"Non abbiamo chiesto troppo anche perchè io pretendo sempre il massimo anche se a volte non lo raggiungiamo. Bisogna tener conto che siamo una compagine che fa minutaggio, i giovani devono giocare per crescere e può capitare che incappano in errori. Per esempio, domenica sul secondo gol insieme a Pastore ha sbagliato anche Fusco che è il capitano ed uno dei calciatori più esperti. Bisogna tener conto di tutto ciò perchè molti di loro sono alla loro prima vera esperienza tra i professionisti. Ciò ovviamente non vuole assolutamente essere, come qualcuno dice, uno scaricare le colpe sui calciatori. Le responsabilità me le ho sempre prese e continuerà ad essere così fin quando credo nella squadra. Nel momento in cui la squadra non mi segue più vado a casa senza nessun problema. In questo momento, però, non riusciamo a dare continuità di risultati e fare quel cosiddetto salto di qualità che ci permetterebbe di fare quel campionato che tutti si aspettano. Forse non siamo ancora maturi, i giovani devono maturare così come deve maturare ancora anche il tecnico. Io, però, ci metto sempre la faccia a differenza di qualcuno che commenta senza neanche assistere alle gare. Sono orgoglioso di allenare un gruppo che andrà lontano ma che ha ancora bisogno di crescere. Ai ragazzi ho detto: continuiamo a lavorare con tranquillità e dare il massimo domenica a Gubbio andando a giocarci una fetta importante di campionato".
Capitolo Scarpa: dopo averlo sostituito con il Viareggio e con il Catanzaro e visto come sono andate le cose, forse sarebbe meglio lasciarlo sempre in campo.
"La sostituzione di Scarpa domenica è stata dettata dal fatto di riequilibrare la squadra perchè per raggiungere il pari abbiamo giocato con due calciatori fuori ruolo: Babù era il quinto di centrocampo mentre Calvarese era il marcatore. Nel momento che abbiamo raggiunto meritatamente il pari, ho tolto Scarpa alzando Babù che avrebbe potuto darci più freschezza e di conseguenza più fantasia inserendo Pastore nel ruolo di marcatore con Calvarese come quinto di centrocampo. Non mi sono abbassato per difenderla, anzi così facendo avremmo potuto anche vincerla. Poi l'episodio è andato contro... Io devo dar conto soltanto alla società con cui ho un confronto giornaliero. Nel caso che la società attui altre scelte ne prenderò atto ma fino a qual momento darò sempre il massimo da allenatore della Paganese. Ritornando su Scarpa, non c'è nessun problema col calciatore, anzi mi fa sorridere tutto ciò. Potete chiamarlo liberamente visto che sta pranzando giù e chiedere del nostro rapporto. Leggo di un forte battibecco al momento della sostituzione, che io abbia messo la mano in faccia a Scarpa e che lui mi abbia detto chissà quali cose! Niente di più falso, vere cattiverie come queste 'porcherie' che la società questa mattina mi ha fatto leggere. In ciò c'è una malafede che va oltre ogni limite, mi si può contestare tutto a livello tattico ma quando si scende nel personale si diventa squallidi. Posso provare pena per questa persona che mi dicono sia anche esperto di calcio, ma così facendo attaccando sul personale dimostra di essere poveri di idee. Ed è meglio che mi fermo qua!"

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