Giampaolo Ciarcià difende attualmente i colori della
Paganese, ma c’è una parte dentro di lui che non potrà dimenticare
l’esperienza a Benevento. Il calciatore si incammina verso questo derby
dal sapore speciale, ma con la fiducia di chi sente di essersi
ritrovato: Ciarcià ha infatti segnato un gol fondamentale a Carrara, e
questo ha fatto di lui uno dei migliori undici settimanali del nostro
portale. Intervenuto ai microfoni di TuttoLegaPro.com,
l’esterno siciliano dice di attendersi una bella partita nella quale la
Paganese dovrà impostare una partita di carattere per fare risultato.
Partiamo dall'ultimo gol a Carrara, una punizione all'incrocio....
“Di solito quando vai alla battuta di una punizione da quella
distanza, a cinque-sei metri dall’area di rigore, vai a mirare il palo
lontano dal portiere – commenta Ciarcià – Tante volte si può
sperare di indovinare quella zona dove il portiere non può arrivare, e
mi è andata bene. Ci provo spesso perché in carriera ho sempre avuto
l’occasione di poterle battere, domenica scorsa mancava Scarpa, ho
provato io ed è andata bene”.
Avevate fatto un girone d’andata molto positivo, poi cosa è successo?
“La Paganese in realtà ha fatto sempre bene sotto il profilo del
gioco: siamo mancati nei risultati purtroppo. Nel calcio i punti contano
in maniera particolare. E abbiamo anche una partita da recuperare. È
chiaro che la gente non sia contentissima, e ha anche ragione. Comunque
la classifica è così corta e molto spesso inanellare quattro-cinque
punti può portare a cambiare obiettivo, lo dimostra il fatto che il
Benevento prima era quartultimo e adesso lotta per i play-off. E poi se
si perdono due-tre partite di fila si può scendere molto. Noi non
abbiamo fatto alcuni punti per episodi: ci è capitata qualche partita
brutta, ma ne abbiamo fatte diverse buone”.
E’ stato fondamentale vincere a Carrara?
“Sì, dovevamo riuscirci perché non vincevamo da diversi turni,
quindi è stato importante fare risultato. Magari anche giocando male. È
andata bene perché la squadra ha giocato e ha fatto risultato”.
Ha fatto riferimento a Paganese-Latina, da recuperare giovedì prossimo. Giocherete con uno stimolo in più?
“L’importante era rigiocare, perché sarebbe stato ingiusto perdere
in quel modo lì. Non credo che quella situazione fosse colpa della
Paganese, quindi non sarebbe stato giusto che il Latina facesse tre
punti senza averli conquistati sul campo. È giusto rigiocare, poi se
dovessero vincere loro vuol dire che sono stati più bravi”.
Domenica sarà un ex di turno perché ha giocato per il Benevento. Come vive l’attesa a questo confronto?
“Troveremo una squadra in grande forma. E incontrare una squadra
dove si è giocato fa un effetto particolare. Poi si tratta di un derby,
quindi a maggior ragione si vive con interesse: un derby non è mai una
partita come tutte le altre. Non so se sia giusto dire che la partita ti
trasmette un certo stimolo, ma è qualcosa di importante perché molta
gente va allo stadio. Da ex sono stato bene a Benevento, ma ora gioco
per la Paganese, quindi una volta in campo il fattore ex te lo
dimentichi proprio. Bisogna cercare di vincere la partita. È un momento
in cui ci servono punti e dobbiamo avere la stessa carica che abbiamo
avuto a Carrara, a Pisa e nel primo tempo con la Nocerina”.
Secondo lei il campionato chi lo vincerà?
“Indovinare la squadra che arriverà prima non è mai facile, puoi
buttare un nome lì ma non è detto che possa veramente vincere, perché
mancano sei partite e ci sono degli scontri diretti. Sono tutte partite
difficili, e ci sono molte squadre che giocano un buon calcio, come la
Nocerina, l’Avellino, il Latina e il Perugia. Secondo me il Perugia
potrebbe venire fuori, perché ha vinto alcuni scontri diretti e ha
entusiasmo”.
Il suo futuro dove lo vede?
“Tra poche settimane compirò 33 anni, non so quale sarà il mio
futuro però. Sono anni che gioco, mi sento entusiasta come un ragazzino,
sto bene fisicamente, ma prima di pensare al futuro debbo pensare al
presente. Facendo bene oggi si ha qualche speranza per il futuro”.
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