Un calciatore che a Castellammare difficilmente dimenticheranno. Danilo
Rufini, centrocampista protagonista della rinascita delle Vespe dalla
D, è oggi un allenatore di successo. Al primo anno alla guida del San
Severo (Eccellenza Pugliese) dall'inizio del campionato (l'anno passato
cominciò come calciatore e finì per fare anche il tecnico) sta ottenendo
grandi risultati: è in testa alla classifica a pari con il Molfetta. Il
tecnico, in testa al proprio campionato, non ha dimenticato
Castellammare: "Ho un gran ricordo di quei due anni vissuti lì, è stata
una delle piazze che sotto l'aspetto umano, oltre a quello calcistico mi
ha insegnato di più. Forse la mia carriera senza quei due anni a
Castellammare non sarebbe stata come quella che è stata".
Due anni a cavallo tra il 2003 e il 2005 dove Rufini si è tolto
parecchie soddisfazioni: "Due grandi annate, arrivai a Castellammare
sconsigliato da tutti ma poi facemmo grandissime cose oltre alla
promozione dalla D alla C". Poi l'addio: "Era arrivato il momento di
cambiare per me, ma non scorderò mai quei momenti vissuti in maglia
giallblù". L'approdo a Siracusa ma in Campania aveva mercato: "Ho scelto
Siracusa per non fare un dispetto ai tifosi della Juve Stabia - svela
Rufini - mi aveva cercato la Paganese ma non me la sono sentita di
andare lì. Ho scelto Siracusa perché è gemellata con le Vespe, non
tradendo così i tifosi".
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