Memore della poco convincente prestazione della settimana scorsa, il Benevento sembra partire con il piede giusto e tenta di imporre il proprio ritmo sin dalle prime battute di gioco. Ma come ampiamente previsto, i locali sono avversari tignosi e abili a chiudere ogni varco alla manovra sannita pur senza disdegnare la sortita offensiva grazie alla vivacità di Caturano e Ciarcià che supportano l’ariete Girardi. Il leitmotiv di una gara fortemente condizionata dal vento è sostanzialmente questo, con i giallorossi che hanno il comando delle operazioni e la Paganese più guardinga. La prima chance è di marca azzurrostellata e giunge al 16’ quando l’ex centravanti sannita riesce a girarsi di prepotenza in un fazzoletto di terra e appena entrato in area viene contrastato al momento di battere a rete. Sullo sviluppo della stessa azione, la sfera termina sui piedi di Soligo che da ottima posizione calcia tra le braccia di Gori. Al 22’ Rajcic premia il taglio di Marotta in piena area piccola ma Marruocco è reattivo nell’uscire con i pugni. Due minuti più tardi Ciarcià opta per una staffilata mancina dai 30 metri che esce di poco alla destra dell’estremo difensore tarantino vanamente proteso in tuffo. Dalla mezz’ora in poi, approfittando del vento a favore, i padroni di casa si fanno particolarmente insidiosi sui palloni aerei e il Benevento trema. Lunga serie di corner e prima Gori è chiamato alla smanacciata su una velenosa deviazione in mischia e poi inchioda la sfera sulla linea di porta dopo un’incornata da distanza ravvicinata di Fernandez. La pressione dei locali non si affievolisce e al 38’ è ancora brivido per i supporters di fede giallorossa: Romondini svirgola la battuta e il vento tramuta l’errata conclusione in un delizioso assist per il giovane Perrotta che conferma di essere un difensore e di sinistro calcia malamente a lato da due passi. Si va al riposo a reti inviolate con i ragazzi di Carboni che paradossalmente hanno avuto un approccio migliore rispetto alle ultime uscite esterne ma hanno costruito molto meno. Dopo soli 4 minuti dalla ripresa delle ostilità, ottimo spunto di Montiel che si libera del diretto marcatore, resiste ad una carica e mette i brividi a Marruocco con una saetta da distanza siderale che si spegne di poco a lato. Trattasi tuttavia di un fuoco di paglia visto che di ulteriori opportunità per sbloccare il punteggio non si ha notizia. Marotta appare abbandonato a se stesso, il genio di Mancosu non si accende e Marchi è decisamente sottotono. Carboni prova a correre ai ripari e aumenta il potenziale offensivo inserendo Germinale per Rajcic ma la clamorosa occasione per passare in vantaggio capita ai locali. Olivieri vede un fallo di D’Anna su Girardi e opta per un discutibile calcio di rigore. L’episodio è da consegnare alla moviola ma la prima sensazione è che la decisione del direttore di gara sia eccessiva. Dal dischetto si presenta il neoentrato Scarpa ma Gori è prodigioso a respingere la massima punizione. Nell’occasione il portiere tarantino si infortuna e cede il posto a Mancinelli. Scampato il pericolo il Benevento tenta il break: traversone di D’Anna, sul secondo palo Germinale arpiona acrobaticamente la sfera e mette fuori causa Marruocco ma al centro non c’è nessuno pronto ad approfittarne. L’autolesionismo locale non finisce qui e ancora una volta il portiere di casa la combina grossa. Prima rinvia corto sui piedi di Marotta, ma Mancosu sciupa tutto svirgolando la battuta mancina, poi esce a vuoto su una punizione di Montiel che per poco non termina la propria corsa direttamente in rete. Ci si mette anche il vento a complicare i piani agli azzurrostellati ma i giallorossi oggi non vogliono proprio saperne. Nel primo dei 7 minuti di recupero Marotta approfitta della sponda di Germinale ma la sua battuta mancina di prima intenzione si perde in curva. A crederci maggiormente sembra essere la Paganese che sfiora il vantaggio subito dopo. Lampo di Tortori che si beve Bolzan e centra in piena area piccola dove Scarpa manca l’appuntamento con il gol per una questione di centimetri. Il corposo extratime trascorre senza altri sussulti e così il risultato finale non si schioda. Giallorossi spenti e baciati dalla buona sorte, Paganese che ai punti avrebbe meritato il bottino pieno. Complice la sconfitta del Frosinone a Pisa, il Benevento aggancia i canarini in quinta posizione ma per sperare negli spareggi serviranno ben altre prestazioni.
PAGANESE: Marruocco, Pepe, Perrotta, Fernandez, Nunzella, Ciarcià, Romondini, Soligo, Tortori (93’ Fava), Caturano (53’ Scarpa), Girardi. A disp. Robertiello, Pastore, Calvarese, Franco, De Olivera. All. Grassadonia.
BENEVENTO: Gori (71’ Mancinelli), D’Anna, Signorini, Mengoni, Bolzan, Rajcic (63’Germinale), Davì, Montiel, Mancosu, Marchi (77’Espinal), Marotta. A disp. Anaclerio, Carotti, Cristiani, Falzarano. All. Carboni.
Arbitro: Olivieri di Palermo
Note: Gori para rigore a Scarpa al 67’ Ammoniti: Rajcic, Montiel, Nunzella, Perrotta, Mengoni, Germinale
Antonio Colangelo per LoStregone.net