Dopo che l’Alta Corte del Coni ha confermato quanto
deciso dalla Corte di Giustizia Federale un mese prima, cioè la
necessità di recuperare la partita Paganese-Latina,
abbiamo chiesto un commento agli esponenti delle due società su questa
sentenza che è destinata a creare dei precedenti per tutta una serie di
motivi. Comunque è giustificata la soddisfazione da parte campana, così
come è giustificabile l’avvilimento da parte pontina. Ai microfoni di Tuttolegapro.com sono intervenuti prima il presidente della Paganese Raffaele Trapani, e poi il vicepresidente del Latina avv. Fabrizio Colletti.
Trapani, da parte Paganese, gongola per la decisione che ha dato ragione agli azzurrostellati: “Giustizia
è stata fatta. Sarebbe stato ingiusto qualora avessero deciso di non
farci rigiocare la partita: i fatti che sono accaduti sono sotto gli
occhi di tutti, e la Paganese non poteva avere responsabilità in merito,
per questo motivo mi sento convinto che sia stata fatta esclusivamente
giustizia. Speravo che prevalesse la nostra tesi, difatti la mattina
sono stato presente proprio lì, all’Alta Corte, ed ero più che fiducioso
perché nelle argomentazioni si evinceva che avessimo chiaramente
ragione; il Latina ha provato a inventarsi qualche strategia, ma non
esistevano i presupposti per dare la colpa a noi. Dire che la Paganese
avrebbe dovuto prevedere una voragine di due metri sotto terra tra primo
e secondo tempo – prosegue Trapani – avrebbe significato che
noi saremmo stati in grado di vincere gli scudetti, perché saremmo stati
dei fenomeni. Se pure avessimo avuto torto, non ci avrebbero permesso
nemmeno di giocare il resto del campionato al Torre. Mi dispiace
francamente per il comportamento che ha avuto il Latina, perché se la
stessa cosa fosse accaduta sul loro campo, noi non avremmo fatto questo
ricorso”. Quindi è giusto rigiocarla? “Sì, è giusto rigiocarla – commenta Trapani – Giusto
rigiocare al Marcello Torre, sperando poi di poterla vincere. Se
dovessero riuscirci loro, bene per loro. Però sono contento della
decisione dell’Alta Corte”. Parliamo un attimo del campionato: la
Paganese aveva iniziato bene, poi ha avuto un periodo di flessione e
solo domenica scorsa ha ripreso a vincere. Perché questa difficoltà a
ritornare al successo? “Avevamo iniziato bene, ed eravamo partiti
con qualche ambizione in più. A noi adesso mancano 7 partite e dovranno
essere tutte delle finali. È necessario che riusciamo a essere più
costanti: a Carrara abbiamo dimostrato di esserci, e dobbiamo andare
avanti così. Avevamo commesso degli errori nella parte centrale del
campionato, ma sono il primo tifoso di questa Paganese e spero nella
salvezza il prima possibile”. Ancora una domanda: chi può vincere il campionato? “Non
amo guardare in casa d’altri: guardo in casa mia. È chiaro che ai primi
posti ci sono squadre come l’Avellino e lo stesso Latina, la Nocerina e
il Perugia, tutte squadre attrezzate. Vincerà chi avrà più forza, ma al
di là di chi vincerà il campionato quello che più conta è che la
Paganese si salvi”.
Dopo il parere di Trapani, il quale ha detto che giustizia è stata fatta, segue quello di Colletti del Latina. “Io
parto da una precisazione: sicuramente alla luce della partita che
andremo a disputare, credo sia necessario stemperare gli animi e portare
l’ambiente a un clima di serenità idoneo a disputare una partita di
calcio secondo quello che deve essere il dettame sportivo di serenità
intorno all’evento. Quanto al concetto di giustizia, il Latina non può
fare altro che accettare la decisione. Da parte nostra si può non
condividere la decisione assunta dall’Alta Corte e ribadire che in ogni
caso il fondamento della nostra pretesa non era del tutto fuori luogo,
perché possiamo dire che abbiamo perso ma abbiamo perso due a uno. Un
giudice ci ha dato ragione, quindi proprio una cosa campata in aria non
era. Complimenti a chi ha ottenuto questa vittoria, vuol dire che sarà
nostro dovere lottare per il primo posto sino all’ultima giornata, e
dovremo dare il massimo per prenderci questi tre punti sul campo. Da un
certo punto di vista mi dispiace perché avrei di buon grado accettato
una decisione favorevole, ma in tutti i casi c’è la volontà di
riprenderci questo risultato sul campo, ma ci sono delle forti
motivazioni, perché il primo posto è vicino anche se veniamo da qualche
prestazione non proprio soddisfacente. Qualora dovesse arrivare la
vittoria con la Paganese, non potremmo mai essere tacciati di aver
conquistato il campionato in un’aula di tribunale”. Quindi meglio che si vinca sul campo? “Io neanche nella professione ritengo che la soluzione migliore sia un’aula di tribunale – Colletti ha esperienza di avvocato – Però
credo, in riferimento all’evento di Pagani, che un messaggio chiaro
allo sport italiano andava dato: se uno dei nostri atleti, o comunque se
un atleta della Paganese, fosse caduto in quella buca (sulla salute
umana non c’è casacca che tenga), allora a oggi di cosa staremmo a
parlare?” Comunque sta di fatto che poi la successiva partita
interna la Paganese l’ha regolarmente giocata al Torre. Si è creato un
precedente? “Quella zolla incriminata non era del tutto stabile, si è
visto dalle riprese televisive, ma al di là di questi casi la giustizia
sportiva ha messo termine a due posizioni: ha prevalso la posizione
della Paganese, e il Latina Calcio accetta la decisione. Rimane l’amaro
in bocca perché questa decisione dell’Alta Corte speriamo che non crei
precedenti pericolosi nell’ambito della manutenzione degli stadi”. Lei
diceva di augurarsi che nella data del recupero si possa vivere una
giornata di sport, lei vuol dire che c’è il timore che la questione
relativa a quei ricorsi possa creare un clima di aperta ostilità verso
di voi, quando giocherete a Pagani? “Io mi rimetto al buonsenso di
tutti gli operatori di calcio, tra l’altro credo che la parentesi dei
ricorsi debba essere lasciata da parte, che si debba disputare la
partita sul campo con tutti i crismi che ne conseguano, in ambito
dirigenziale, organizzativo, e tecnico”. Parliamo del campionato: il Latina ha perso la vetta della classifica, ma resta in voi la speranza di arrivare primi? “Noi
siamo a 4 punti dall’Avellino, abbiamo una partita in meno,
difficilissima, contro una squadra che sul proprio campo ha fatto
tremare tutte le grandi, quindi sappiamo bene che ci aspetterà una
trasferta insidiosissima. Comunque abbiamo un compito importante, che è
quello di vincere, a prescindere da chi abbiamo di fronte: dovremo
giocare per batterle, poi la palla è rotonda, chi sarà più bravo avrà la
meglio. Il calcio non è come il pugilato, perché non si vince ai punti:
nel calcio vince chi segna più gol. O per episodi, o per circostanze, o
per qualunque accadimento. Siamo in piena corsa anche sul fronte Coppa,
tra l’altro. Torno sul campionato per dire che mancano 6 giornate agli
altri e 7 al Latina; alcune delle nostre concorrenti dirette inizieranno
a scontrarsi già da domenica, quindi – conclude Colletti – credo
che si potrà ancora dire qualcosa. Anche l’Avellino verrà a Latina, e
noi ci impegneremo, faremo del nostro meglio per cercare di portare il
risultato dalla nostra parte”.
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