22.5.13

Cuochi si candida: "Per me sarebbe un onore sedere sulla panchina della Paganese".


Nella rosa dei papabili alla panchina della Paganese il nome di Stefano Cuoghi non è stato inserito per caso, anzi. In un progetto tecnico improntato alla linea verde abbinata alla necessaria dose d’esperienza, il 53enne allenatore modenese ha pieno titolo per farne parte. Reduce da una positiva annata alla guida del Viareggio, l’ex centrocampista di Pisa e Parma è pronto a ripartire per una nuova avventura in panchina, ma attende prima le mosse del sodalizio toscano con astuzia, negando di aver avuto finora contatti con la società del presidente Raffaele Trapani. «Non ho ricevuto ancora nessuna richiesta ufficiale dalla Paganese – chiarisce – ma in ogni caso desidero conoscere prima i programmi del Viareggio dove mi sono trovato davvero molto bene. Non è nel mio stile usare frasi di circostanza e chi mi conosce sa bene che sono abituato a dire sempre laverità senza troppi giri di parole. Non nascondo di essere molto legato al presidente viareggino Dinelli e che mi piacerebbe restare, ma bisogna valutare diversi aspetti. Il presidente infatti ha manifestato l’intenzione di passare la mano e quest’eventualità favorirebbe un mio addio al Viareggio. Se dovesse arrivare poi la chiamata della Paganese non avrei alcun problema a sedermi attorno ad un tavolo ed a discuterne. Per me sarebbe un’opportunità ed una gratificazione per il lavoro svolto in questi anni di carriera». Cuoghi svela poi un simpatico retroscena: «Viareggio e Paganese sono due società molto amiche – dichiara – ed ho avuto modo di apprenderlo in questa stagione. Il presidente Dinelli mi ha sempre parlato con grande stima ed affetto del patron della Paganese, sottolineando in diverse occasioni come il legame tra di loro sia molto forte e si sia rafforzato nel corso degli anni». Una sorta di assist toscano che la società azzurrostellata potrebbe sfruttare al volo nel caso in cui decidesse di affidare l’eredità di Grassadonia al vulcanico allenatore emiliano. «Cerco un progetto tecnico biennale – chiarisce Cuoghi – che permetta di lottare a lungo termine per un obiettivo prestigioso e con la valorizzazione di giovani importanti. A Viareggio ho schierato molti under con risultati soddisfacenti. A Pagani poi avrei l’opportunità di ritrovare quello che considero un mio fidato allievo come il portiere Vincenzo Marruocco, già alle mie dipendenze a Messina ed a Foggia. Nel suo ruolo è uno dei migliori e mi ha fatto piacere riabbracciarlo in tribuna quando siamo venuti a giocare in campionato al Torre».

Francesco Pepe - Il Mattino