13.5.13

Il Perugia espugna il Torre di Pagani e termina al secondo posto.

Dodici vittorie nel girone di ritorno, un pareggio contro l’Avellino e due maledette sconfitte, con Barletta e Viareggio, che certo non erano preventivabili né sono state del tutto meritate. Dal suo arrivo, alla guida del Grifo, Camplone, con l’aiuto del neo DS Goretti, ha recuperato posizioni su posizioni, fino a raggiungere il secondo posto che, oggi, ha consacrato con la vittoria a Pagani. Il Perugia, semmai, deve rammaricarsi per essere partito, nella sua fantastica rincorsa, dall’undicesima posizione che, in seguito alla disfatta casalinga col Catanzaro, stava facendosi pericolosamente vicina ai play out. Gioco, gol, azioni da applausi, giocatori rinati sotto il profilo psicologico e fisico, squadra quadrata, con una difesa che dà ampie garanzie di tenuta e sicurezza, con un portiere che, al colpo d’occhio e al senso della posizione, ultimamente ha unito anche una prontezza nelle uscite e una presa più sicura. Purtroppo due episodi negativi, in casa col Barletta e a Viareggio, hanno punito, oltre i propri demeriti, la squadra, togliendole la possibilità di insidiare il primo posto agli irpini. Pensare di vincere 15 gare su 15, in effetti, non era nemmeno nella logica degli eventi possibili. Magari, se il Perugia avesse vinto in casa contro l’Avellino, forse qualche chance in più per arrivare in B direttamente ci sarebbe stata. Così non è andata e, in ogni caso, i meriti della Società, del tecnico, della squadra e di tutti i collaboratori al progetto, sono grandi e sotto gi occhi di tutti. Particolare menzione va ai tanti tifosi che in casa e, quasi sempre anche in trasferta, hanno seguito la propria squadra con calore, passione e affetto. Anche oggi, nonostante la distanza, nonostante le difficoltà ambientali, nonostante le Autorità lo avessero sconsigliato, hanno comprato il biglietto e si sono messi in viaggio. La cosa veramente vergognosa è stata messa in atto da chi, invece, non avendo vietato la trasferta, ha fatto prima acquistare il biglietto ai tifosi e poi, in modo pretestuoso, incomprensibile e nemmeno tanto giustificabile, ha trattenuto al casello autostradale l’autobus ed ha impedito che gli stessi potessero giungere in tempo per assistere alla gara. Probabile che i fatti dell’andata abbiano influito su certe decisioni, ma allora tanto valeva vietare la trasferta impedendo che le gente spendesse soldi e tempo per un viaggio di “solo” ritorno! Siamo in Italia, almeno fino a certe latitudini, verrebbe da pensare, poi sembra che le leggi e la loro applicazione cambino a seconda delle circostanze. Paganesi a Perugia, senza tessera né biglietto, liberi di girare in città, perugini a Pagani, o meglio fino al casello autostradale, con biglietto e tessera, fatti ritornare indietro dopo essere stati portati a Salerno (per controlli in Questura?). Mah!  Ora pensiamo ai play off. Al Grifo è toccato in sorte il Pisa, forse la squadra più in forma del momento, dall’arrivo di Dino Pagliari. Altra squadra rispetto a quella battuta qualche tempo fa, e che ha inanellato sei vittorie di fila compresa quella di oggi. La sosta potrebbe non giovarle, potrebbe spezzarle il ritmo e magari potrebbe favorire il Perugia. Perugia che ha la possibilità di “vendicarsi”, sportivamente parlando, di un torto subito tanti anni fa, quando nel lontano campionato di B, stagione ‘84/’85, il Perugia arrivò quarto, con 48 punti, ad una lunghezza dallo “sponsorizzatissimo” Bari di Matarrese e a due dallo stesso Pisa, che finì in A con 50 punti. In quella stagione il Grifo perse Pisa con un sonoro 4 a1, in una gara molto “sfortunata”. Le buone notizie sono che la squadra biancorossa, chi gioca, gioca, ha molte frecce al proprio arco e che non c’è nessuno squalificato in arrivo.

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