Dodici vittorie nel girone di ritorno, un pareggio contro l’Avellino e
due maledette sconfitte, con Barletta e Viareggio, che certo non erano
preventivabili né sono state del tutto meritate. Dal suo arrivo, alla
guida del Grifo, Camplone, con l’aiuto del neo DS Goretti, ha recuperato
posizioni su posizioni, fino a raggiungere il secondo posto che, oggi,
ha consacrato con la vittoria a Pagani. Il Perugia, semmai, deve
rammaricarsi per essere partito, nella sua fantastica rincorsa,
dall’undicesima posizione che, in seguito alla disfatta casalinga col
Catanzaro, stava facendosi pericolosamente vicina ai play out. Gioco,
gol, azioni da applausi, giocatori rinati sotto il profilo psicologico e
fisico, squadra quadrata, con una difesa che dà ampie garanzie di
tenuta e sicurezza, con un portiere che, al colpo d’occhio e al senso
della posizione, ultimamente ha unito anche una prontezza nelle uscite e
una presa più sicura. Purtroppo due episodi negativi, in casa col
Barletta e a Viareggio, hanno punito, oltre i propri demeriti, la
squadra, togliendole la possibilità di insidiare il primo posto agli
irpini. Pensare di vincere 15 gare su 15, in effetti, non era nemmeno
nella logica degli eventi possibili. Magari, se il Perugia avesse vinto
in casa contro l’Avellino, forse qualche chance in più per arrivare in B
direttamente ci sarebbe stata. Così non è andata e, in ogni caso, i
meriti della Società, del tecnico, della squadra e di tutti i
collaboratori al progetto, sono grandi e sotto gi occhi di tutti.
Particolare menzione va ai tanti tifosi che in casa e, quasi sempre
anche in trasferta, hanno seguito la propria squadra con calore,
passione e affetto. Anche oggi, nonostante la distanza, nonostante le
difficoltà ambientali, nonostante le Autorità lo avessero sconsigliato,
hanno comprato il biglietto e si sono messi in viaggio. La cosa
veramente vergognosa è stata messa in atto da chi, invece, non avendo
vietato la trasferta, ha fatto prima acquistare il biglietto ai tifosi e
poi, in modo pretestuoso, incomprensibile e nemmeno tanto
giustificabile, ha trattenuto al casello autostradale l’autobus ed ha
impedito che gli stessi potessero giungere in tempo per assistere alla
gara. Probabile che i fatti dell’andata abbiano influito su certe
decisioni, ma allora tanto valeva vietare la trasferta impedendo che le
gente spendesse soldi e tempo per un viaggio di “solo” ritorno! Siamo in
Italia, almeno fino a certe latitudini, verrebbe da pensare, poi sembra
che le leggi e la loro applicazione cambino a seconda delle
circostanze. Paganesi a Perugia, senza tessera né biglietto, liberi di
girare in città, perugini a Pagani, o meglio fino al casello
autostradale, con biglietto e tessera, fatti ritornare indietro dopo
essere stati portati a Salerno (per controlli in Questura?). Mah! Ora
pensiamo ai play off. Al Grifo è toccato in sorte il Pisa, forse la
squadra più in forma del momento, dall’arrivo di Dino Pagliari. Altra
squadra rispetto a quella battuta qualche tempo fa, e che ha inanellato
sei vittorie di fila compresa quella di oggi. La sosta potrebbe non
giovarle, potrebbe spezzarle il ritmo e magari potrebbe favorire il
Perugia. Perugia che ha la possibilità di “vendicarsi”, sportivamente
parlando, di un torto subito tanti anni fa, quando nel lontano
campionato di B, stagione ‘84/’85, il Perugia arrivò quarto, con 48
punti, ad una lunghezza dallo “sponsorizzatissimo” Bari di Matarrese e a
due dallo stesso Pisa, che finì in A con 50 punti. In quella stagione
il Grifo perse Pisa con un sonoro 4 a1, in una gara molto “sfortunata”.
Le buone notizie sono che la squadra biancorossa, chi gioca, gioca, ha
molte frecce al proprio arco e che non c’è nessuno squalificato in
arrivo.
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