"Se questo Latina gioca da Latina, non ce ne sarà per nessuno”. Non ha dubbi Maximilano Cejas,
vero e proprio faro del centrocampo nerazzurro che scommette sulle doti
di una squadra, quella pontina, che può arrivare fino in fondo nella
corsa che porta alla Serie B tramite i playoff. Prima, però, c’è da
dimenticare il passo falso di Gubbio e battere la Paganese: "Perché
adesso dobbiamo pensare solo al presente, a tornare in sella e
riprendere tutta la consapevolezza nei nostri mezzi che abbiamo forse un
po’ smarrito – ha spiegato il ‘gaucho’ argentino, uno dei leader di questo Latina dentro e fuori dal campo –. Requisiti che solo con il bel gioco e soprattutto con le vittorie possiamo riacquistare”.
A Gubbio troppe palle gol sprecate, ma soprattutto due disattenzioni
che sono costate altrettanti gol evitabilissimi. Un calo mentale
fisiologico dopo i trionfi con Avellino e Viareggio in Coppa Italia o
una semplice parentesi negativa? "Non credo nel calo mentale – continua Cejas – Sapevamo
anche prima di Gubbio che dovevamo per forza vincere. Penso, invece,
che abbiamo perso un po’ quella capacità di tenere alta e costante la
concentrazione per tutto l’arco dei novantacinque minuti di gioco, cosa
che ci riusciva molto bene prima. Questo, insieme al fatto che non
riusciamo a capitalizzare quanto produciamo in termini di occasioni, si è
ripercosso sul nostro rendimento. Un campanello d’allarme deve
assolutamente suonare adesso che siamo ancora in tempo per poter
ritrovare ciò che ci manca per essere perfetti. Ai playoff, infatti, non
ci saranno consentiti margini d’errore: questo è bene che lo teniamo
sempre bene a mente. Ma non mi preoccupo, visto che anche a Gubbio per
buona parte della partita abbiamo giocato molto bene, salvo poi
riscontrare un calo dopo il loro pareggio che ci ha un po’ bloccato”.
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