17.5.13

Un ricordo dell’avvocato Torre, scomparso stanotte.



Il “coccodrillo”, questo rito antico per ricordare un amico che se ne va, fa sempre tanta tenerezza e malinconia. Ma che vuoi, caro Andrea, in vita ci siamo detti tanto, ci siamo stimati e voluti bene; proprio non posso fare a meno di ricordarti.
Te ne sei andato per sempre in punta di piedi, quasi come il tuo amico di sempre Angelo Stile, scomparso anni fa; vi ho ritrovati assieme ritratti in una vecchia fotografia scattata sul campo di Anagni proprio una diecina di anni fa.
Con l’età, eri diventato un istintivo, un passionale, un irrequieto; tutto il contrario di quando, giovane – freddo e calcolatore – difendevi i pali dell’Ossola, squadra giovanile della tua Pagani.
Hai avuto sempre forte – come nella migliore tradizione familiare – il richiamo del calcio nelle tue nobili vene. Grazie alla tua generosità, nell’anno 2002 rinacque la vecchia Paganese, quella che rischiava di scomparire dalle scene calcistiche. Partisti di notte alla volta di Napoli per prelevare – con enorme e personale sacrificio economico – il titolo che era nelle mani di Salvatore Righi. E la Paganese e i paganesi riebbero la loro squadre del cuore.
Amavi la tua città come pochi; spesso – in nome dell’amore che portavi a Pagani, ai tuoi concittadini e alla Paganese calcio – addirittura travalicavi quello che era sempre stato il tuo impeccabile abito professionale. Eri vero, genuino, puntiglioso, testardo ma con un cuore grande così, come nella più bella tradizione dei migliori uomini di questa terra.
Da oggi saremo più soli e più deboli. Le tue battaglie, sostenute e ingaggiate in nome di una giustizia non sempre equa verso le classi meno abbienti, non avranno più il paladino senza macchia e senza paura che le aveva promosse.
Addio caro amico di una gioventù che non c’è più. Ti sia lieve la terra.

Nino Ruggiero