23.9.13

Maurizi: "A Viareggio non mi trattarono bene".


VIAREGGIO. Per molti tifosi bianconeri il quarto turno di campionato era da intendersi non tanto come una partita contro la Paganese quanto, semmai, una sfida contro il suo allenatore. Ovvero Agenore Maurizi, uno che da queste parti non ha lasciato piacevoli ricordi due stagioni or sono e che, anzi, si congedò male.

Naturale, dunque, se non scontato, che l’1-0 con cui gli azzurrostellati espugnano lo stadio dei Pini sia visto come la rivincita di Maurizi piuttosto che come i primi punti stagionali dopo tre sconfitte consecutive. “Le rivincite esistono non solo nel calcio: è la vita che è fatta così, ti restituisce quello che ti ha tolto. A Viareggio non sono stato trattato bene, ma non mi riferisco alla società: parlo di certi giocatori.

“Da parte mia non c’è alcun rancore, comunque. Forse anche io ho avuto qualche colpa: a volte ero troppo nervoso a causa della mancanza di risultati e questo si è tradotto in atteggiamenti troppo duri con alcuni giocatori. Ma questo, ormai, appartiene al passato.”

Meglio pensare a un presente più che mai roseo, dopo il successo in terra toscana giunto al termine di una partita tutt’altro che eccitante: “Per noi che abbiamo vinto non è stata brutta”, ribatte Maurizi sorridendo. “La squadra arrivava da tre sconfitte, abbiamo badato molto alla sostanza. Nel primo tempo non abbiamo sofferto il Viareggio e in alcune situazioni siamo andati bene in profondità.

“Nella ripresa, invece, abbiamo tenuto bene nei primi dieci minuti, durante i quali abbiamo rischiato di sbandare dopo quel tiro-cross di Vannucchi su cui Svedkauskas per poco non fa la frittata. Bene così.”

In chiusura un pensiero a chi, due anni fa, seguiva le sue direttive in allenamento. “Sono contento di aver visto in campo Gemignani: è un signor giocatore e, viste le dinamicità di questo campionato, meriterebbe di essere titolare.”

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