VIAREGGIO. La rivincita degli ex. Panariello sfrutta l’unica occasione che la Paganese crea in tutta la partita ed Agenore Maurizi esce vincitore da quello stadio dove, non più tardi di due anni fa, aveva lasciato ricordi pessimi, con l’esperienza in bianconero terminata dopo appena due mesi, senza rimpianti.
Gli ospiti portano via i tre punti dai “Pini” al termine di un match di una bruttezza sconcertante. Il Viareggio colpisce una traversa con Vannucchi su punizione, la Paganese, invece, la butta dentro sfruttando una trappola del fuorigioco attuata male dalla difesa delle zebre.
Azioni ed emozioni latitano, i ritmi sono soporiferi. Nessuno riesce a liberarsi dal traffico infernale della mediana, con tanti errori in fase di disimpegno da entrambe le parti. Per i portieri è una giornata di ordinaria amministrazione. De Vena in avanti si pesta i piedi con Romeo, Vannucchi qualche sprazzo di classe lo fa intravedere, ma manca la concretezza. Si fa male Pizza – botta al ginocchio – con Gemignani al suo posto: c’è più qualità, anche se le giocate sono prive della necessaria velocità.
Nella ripresa Miggiano fa entrare Rosafio al posto di un evanescente De Vena (colpito per altro da un lieve malessere). Poi, la punizione di Vannucchi (al 9′) che si stampa sulla traversa. Un sussulto. L’unico. La manovra delle zebre è farraginosa, lanci e passaggi imprecisi: troppa confusione, insomma.
La Paganese pesca il jolly nel momento più inaspettato: Amelio lancia in mezzo, la retroguardia di casa sbaglia i tempi del fuorigioco e Panariello, tutto solo, trafigge Gazzoli in diagonale. È il gol che decide la partita. Perché il Viareggio non ha né la forza, né la lucidità per trovare il pareggio. La Paganese si prende tre punti che valgono tanto, perché adesso la panchina di Maurizi è decisamente più salda. Del Viareggio (ancora a secco di vittorie) di oggi, onestamente, c’è poco da salvare. Rispetto alle precedenti prestazioni, parlare di un solo passo indietro, sarebbe decisamente riduttivo.
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