2.10.13

Lo stadio Torre diventa un nemico.

Uno stadio “stregato”, il “Marcello Torre”, per una Paganese che tra il suo pubblico non riesce proprio a vincere. I dati sono impietosi: tre partite perse su tre disputate e un’inversione di rotta che tarda ad arrivare. Il successo a Viareggio diventa così una meteora, sparsa tra sconfitte che gli azzurrostellati stentano quasi a spiegare, e un nuovo inizio rimandato tante volte. Settembre è ora alle spalle, un mese da dimenticare o forse da ricordare, per poter ricominciare dagli errori, troppi, e dalle disattenzioni di un gruppo che Maurizi assolve mettendo in causa la giovane età. Le aspettative restano alte, nonostante la magra che ha relegato la Paganese in fondo alla classifica: il campionato ancora lungo lascia uno spiraglio aperto di una speranza che vuole additare questa fase, soltanto come un brutto periodo transitorio.

Le attese ricadono sull’intera squadra, ma sul banco degli imputati, è finito, tra le chiacchiere insistenti di un pubblico deluso, la giovane promessa  Soma Novothny, strappato ad una dura concorrenza. L’attaccante, proveniente dalla Primavera del Napoli, è parso appannato in gara, complice un gioco che tarda a creare occasioni per il reparto offensivo. Il giovane ungherese è l’uomo su cui il pubblico azzurrostellato riserva le residue aspettative, ridotte ma pur sempre accese, in attesa di un suo gol che spezzi il sortilegio di una squadra che non riesce più a vincere.

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