Le parole, quando perdi la terza gara di fila in casa, rischiano di essere ripetitive. Agenore Maurizi, che si presenta scuro in volto in sala stampa dopo la sconfitta di misura subita col Prato, non è affatto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, specie nel primo tempo.
"I nostri avversari nella prima frazione hanno avuto grande
personalità rispetto a noi che siamo partiti male e contratti. Non
abbiamo fatto per nulla bene, ci siamo impauriti e abbiamo concesso il
campo al Prato per oltre venti minuti". Fattore di personalità:
meglio i biancazzurri rispetto agli inesperti calciatori di casa, che
avevano intenzioni sicuramente nobili. "Volevamo fare risultato a tutti i costi – ha spiegato Maurizi nel dopogara - ma
in campo non abbiamo tramutato le nostre aspettative. In dieci
paradossalmente abbiamo giocato meglio, rischiando di pareggiare due
volte. Ma non siamo riusciti a fare punti neppure questa volta".
Un’involuzione di risultato, rispetto alla gara di Viareggio, ma anche di gioco rispetto alle precedenti apparizioni.
"Abbiamo giocato male, non come le altre gare in cui abbiamo raccolto
sicuramente poco. Il primo tempo è davvero da dimenticare, anche io mi
aspetto una Paganese diversa". Così come i tifosi. La maggior parte
dello stadio, infatti, a fine partita ha fischiato la prova dei
calciatori azzurrostellati. "È giusto che i tifosi fischino se la
squadra non ottiene risultati, è normale che loro si aspettano dei
risultati. Però io non commento mai quello che fanno: sono liberi di
fare quello che vogliono", taglia corto Maurizi.
A un primo tempo letteralmente da dimenticare ha fatto da contraltare
una ripresa leggermente più positiva, nonostante l’espulsione di Deli.
"Abbiamo avuto l’occasione del palo e poi quella alla fine con Iraci.
Le partite vanno valutate anche in base agli episodi. Ovviamente non
possono però rappresentare un alibi per noi". Sul banco degli imputati salgono gli attaccanti che hanno cominciato dall’inizio, William e Novothny, mai pericolosi.
"Hanno sofferto il fatto che non sono arrivati tanti palloni dai
centrocampisti. La squadra non ha prodotto molto gioco, ha perso molte
palle in uscita e quindi le nostre punte hanno sofferto questa cosa.
Però c’è anche la loro parte. Non hanno fatto tanto". Di contro, Cioffi e De Sena quando sono entrati hanno dato più brillantezza al reparto avanzato. "Mi è piaciuto molto il loro impatto col match. Sono entrati bene in campo".
Centrocampo senza idee, anche perché mancava Velardi e il suo sostituto, Deli, ha cominciato bene ma ha lasciato i suoi inferiorità ad inizio secondo tempo. Maurizi non se la sente di condannare il classe ’94.
"Ha giocato nella posizione di mezz’ala che non è certo la sua. È stata
una soluzione di necessità, volevamo mantenere questo assetto di gioco,
lui era l’unico che poteva dare delle garanzie, ma il campo ha detto
altro. Schiavon neppure in panchina? È ancora troppo immaturo".
Mercoledì c’è il Barletta dove "giocheranno le seconde linee", avverte Maurizi, ma la testa è già a Frosinone.
"Mi ha fatto un’ottima impressione, ha talmente tanta qualità che può
far gol in qualsiasi momenti. Non li affrontiamo partendo già battuti,
dobbiamo guardarci in faccia e andare lì per cercare di fare risultato".
Danilo Sorrentino per Il Mattino