Passerà dal blasonato Lecce di Fabrizio Miccoli il rilancio della Paganese. Passerà giocoforza anche dal “Marcello Torre”,
da sempre fortino inespugnabile, anche negli anni bui della storia
ultraottantenne della magica stella, divenuto quest’anno teatro di
facili conquiste.
Pontedera, Ascoli e
Prato, senza tenere in considerazione Pro Patria in Tim Cup e Casertana in amichevole, hanno portato via l’intera posta in palio dalla città di Sant’Alfonso. Filotto negativo di sconfitte mai avvenuto prima. “Siamo consapevoli di questo trend negativo – ammette l’esterno Meola – Non
era mai capitato prima. Dobbiamo ritornare a far valere la legge del
“Torre” anche perchè chi vuol raggiungere un qualsiasi obiettivo in casa
non può fallire. E’ li che si costruisce”.
L’inversione di marcia, attesa dai tifosi, è stata chiesta in modo
esplicito anche dalla dirigenza martedì nel chiuso dello spogliatoio
alla ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta beffa al novantunesimo a
Frosinone. “Martedì abbiamo parlato con l’intera
dirigenza e con il direttore che ci hanno ribadito la loro fiducia per
il prosieguo del campionato. Puntano ad occhi chiusi su tutti noi.
Adesso tocca soltanto noi far seguire alle parole, alle promesse i
fatti, quei punti finora smarriti”.
Risultati positivi svaniti oltre il novantesimo sia a Frosinone che col Pontedera in casa oltre al match in Coppa di mercoledì scorso con il Barletta. “Sarebbe
bastato veramente poco per portare a casa punti preziosi che ci
avrebbero permesso di aver alto il morale oltre che un migliore
posizionamento in classifica. Anche domenica siamo stati puniti nei
minuti finali, sarebbe bastato un pizzico di attenzione e cattiveria
agonistica in più”.
Chiusura finale sul Lecce. Meola non ha dubbi su chi avrà maggiore fame.
“Siamo consapevoli della forza dell’avversario e che non verrà a Pagani
a fare una passeggiata. Hanno una posizione in classifica nettamente
inferiore alla viglia del campionato ma ciò non significherà nulla. Noi
non possiamo più sbagliare. Cercheremo di imporre il nostro gioco e
regalare ai tifosi la prima gioia davanti al pubblico amico”.
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