Ultima
chiamata per giocatori, tecnico e dirigenza. Un po' come quando
all'aeroporto ti presenti in ritardo, così scatta la chiamata, l'ultima,
per la Paganese. Una squadra che ha programmato il
piano di viaggio in netto anticipo rispetto alle altre, che ha preparato
la valigia con assoluta calma, ma che si è persa poco prima di
imbarcarsi.
E mentre stava ritrovando la strada, a Viareggio, ecco nuovamente smarrirla, con tre sconfitte consecutive (quattro se si considera la Coppa Italia)
che hanno frenato la sua corsa e fatto assalire di dubbi società e
tifosi. Ultima chiamata, appunto, per l'allenatore, il quale è però
stato definito come il male minore di questo avvio disastroso dalla
dirigenza liguorina. Il presidente Trapani ce l'ha con i calciatori, rei di aver mostrato uno spettacolo indegno nell'ultima partita casalinga col Lecce. E allora si dirà: ma che c'entra il tecnico? E se da Pisa arrivasse
un'altra sconfitta? Interrogativi ai quali per ora tutti fanno finta di
non pensarci, ma che potrebbero ritornare di moda nel tardo pomeriggio
di domenica. Potrebbe servire uno scossone, anche se non sempre scossone
fa rima con cambio di allenatore. Fa rima invece con ribaltone, e così,
qualora non dovesse andare bene neppure all'Arena Garibaldi, potrebbe anche saltare la testa, calcisticamente parlando, di qualche calciatore (perchè non è sempre giusto che a pagare sia sempre e solo l'allenatore) che ha dimostrato scarso impegno fin qui. Su tutti Martinovic,
la cui testa a dire il vero già dovrebbe saltare. Nel senso che lo
sloveno, senza dubbio uno dei peggiori in queste prime sette partite, si
accomoderà in panchina, a riflettere sulla superficialità mostrata in
più di un'occasione in questo avvio di campionato. Sarà lui a fare posto
a Giampà, l'uomo sul quale tutta la Paganese ripone
le proprie speranze per decollare. Il centrocampista calabrese si è
presentato bene, con grande determinazione, nonostante le 36 primavere.
Però attenzione ai voli pindarici: accanto a lui vanno acquistati prima
possibile elementi di categoria, almeno uno per reparto, e forse senza
aspettare dicembre, perchè è davvero difficile arrivare al giro di boa
del campionato con abbastanza punti per lottare per un obiettivo
importante quali i playoff, mantenendo inalterata la rosa attuale. Per
la sfida di Pisa, Maurizi dovrà gioco forza rivedere l'undici base a cui ha dato fiducia quasi illimitata nelle ultime gare. Detto di Giampà, le novità maggiori sono nel modulo. Il tecnico di Colleferro sta pensando a un 4-4-2, con il rientro di Amelio sulla linea difensiva, con Pepe spostato a destra. In mediana, al fianco di Giampà uno fra Velardi e Franco, mentre sugli esterni Meola e il debuttante Ceccarelli. Cambio anche in attacco, dove William e Lanteri ne avranno per un bel po'. Accanto all'inamovibile Novothny, e anche qui ce ne sarebbe da dire, è vera bagarre. Deli appare il favorito, ma scalpitano De Sena e Cioffi:
che sia la gara buona per vederli dal 1'? Perchè l'obiettivo è quello
di ritrovare la strada per l'imbarco, quella intravista per l'ultima
volta in Toscana. Forse quella lì è terra fertile per gli azzurrostellati.
Danilo Sorrentino - www.paganese.net
