E’ scuro in volto il tecnico Agenore Maurizi al termine della gara persa con il Catanzaro e conclusasi con l’aperta contestazione dei pochi intimi del “Marcello Torre” nei suoi confronti. Nonostante le dodici sconfitte in campionato, i fischi e il coro “Maurizi vattene a casa” intonato a metà ripresa e a fine gara, il tecnico di Colleferro non fa un passo indietro. “Abbiamo perso contro una squadra di caratura superiore alla media che fino alla fine lotterà per la vittoria del campionato. Purtroppo non siamo riusciti a sovvertire il pronostico della vigilia. Tra le due squadre c’è una netta differenza di valore che si è accentuata dopo l’espulsione di Tortora. Quello è stato l’episodio che ci ha condannato definitivamente anche perchè fino a quel momento tutta questa differenza non si era vista se non nel possesso palla. Dopodichè il match è finito. Ed è anche giusto che il pubblico si lamenta, che se la prende con il sottoscritto ma il Catanzaro è una squadra superiore. E’ inutile girarci intorno”.
Alle porte c’è il derby all’Arechi con la Salernitana che chiuderà un 2013 con poche gioie per i colori azzurrostellati anche se l’attenzione dell’intero ambiente è focalizzata sulla grande rivoluzione che dovrebbe partire già nel post gara di Salerno. “Non vediamo l’ora di concludere questo girone di andata. Anche per me, come d’altronde tutti, è molto frustante andare avanti così. Ora attendiamo quest’ultima gara per poi cercare di gettare le basi per la prossima stagione”.
Sul futuro Maurizi ha le idee alquanto chiare. “Eravamo partiti con un’idea improntata esclusivamente sui giovani per valutare se c’era la possibilità di disputare un buon campionato. Così non è stato! Tutti abbiamo delle responsabilità, io in primis. Mi auguro che da gennaio ci sia una squadra diversa arricchita da elementi validi magari legati con contratti in ottica futuro. Servirà per gettare le basi per la prossima stagione, per creare una prima ossatura chiudendo in maniera dignitosa questo campionato lasciandosi alle spalle quanto avvenuto finora”
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