Una Salernitana bruttissima rischia di perdere in casa contro l’ultima in classifica. Il gol di Mancini allo scadere, evita il ko ma non la figuraccia ed i fischi e la contestazione della Curva Sud per una prova imbarazzante che conferma tutti i limiti della squadra.
Iannarilli in avvio interviene in maniera insicura su un retropassaggio non perfetto di Molinari, regalando un pallone pericoloso non sfruttato dagli azzurrostellati. Il portiere di Alatri non viene mai impegnato nel primo tempo, se non con qualche conclusione da fuori area che non sortisce alcun effetto. Sul gol ospite è bravo a rispondere sulla conclusione di De Sena, ma non può nulla su quella di Beretta che a porta vuota insacca portando in vantaggio i suoi. Salva nel finale dopo l’errore di Sbraga. Un intervento che vale quanto il gol di Mancini.
Chirieletti parte bene, ma è un fuoco di paglia. Nella restante parte della gara il suo rendimento cala vistosamente e si vede, perché nella sua zona di competenza i giocatori azzurrostellati fanno quello che vogliono. Al 34’ della ripresa causa infortunio abbandona il campo lasciando spazio a Capua che si fa subito vedere con un colpo di testa su un cross partito dalla bandierina, dovendo però fare i conti con uno strepitoso Volturo. Subito dopo il giovane centrocampista scuola Lazio viene servito sulla trequarti da Ginestra calciando però alto sopra la traversa. Propositivo, non si spiega la sua esclusione.
Piva e Sbraga non corrono grandi rischi nei primi 45 minuti, gestendo bene i giovani De Sena ed Amelio che non riescono mai ad impensierire seriamente i due difensori granata. Al 40’ però Sbraga insieme ai suoi compagni di reparto si fa sorprendere da De Sena che effettua la conclusione dalla quale nasce poi il gol dell’undici di Maurizi. Proprio Sbraga ha gravi responsabilità in occasione del gol subito e anche nel finale commette un pasticcio che poteva costare caro. Piva, schierato inizialmente centrale non è a suo agio, prova a riscattarsi quando torna esterno, ma non incide.
Molinari si mostra insicuro nella prima frazione, giocando con incertezza qualche pallone mettendo in difficoltà i compagni di reparto. Al 10’ della ripresa il difensore friuliano si fa superare in velocità da Beretta mettendo in serio rischio la retroguardia granata, ma riesce a metterci una pezza evitando il peggio. L’ex Juve Stabia è chiaramente in affanno, soffre sempre la velocità dei vari Deli e De Sena. La retrovia granata nella ripresa soffre tantissimo quando gli uomini di Maurizi partono in velocità sfruttando gli spazi lasciati da una Salernitana sbilanciata per cercare la rete del pari.
A centrocampo Rizzi non si dimostra all’altezza dell’occasione. L’ex Trapani appare timoroso e spesso non spinge come dovrebbe, poche le azioni degne di nota, Perrone lo toglie dal campo dopo 45 minuti. Ricci che lo sostituisce non gioca tanto meglio, sprecando tanti palloni sulla sua fascia di competenza.
Mounard parte col freno a mano tirato, ma al 19’ si procura il rigore parato da Volturo, bravissimo ad indovinare la direzione del tiro di Guazzo. Al 30’ il transalpino si fa vedere con una conclusione dal limite che si spegne però a lato della porta difesa da Volturo. Perrone prova a porre rimedio al pessimo avvio di partita cambiando modulo e Mounard diventa il quarto a destra, dove sembra un pesce fuor d’acqua. Inevitabile il cambio, conoscendo le premesse. All’inizio del secondo tempo gli subentra Gustavo che parte bene e sembra molto attivo, andando al tiro in un paio di occasioni. Verrà rapidamente imbrigliato, senza lasciare traccia. Perpetuini ben chiuso da Franco e Giampà fatica a fare il suo solito lavoro di interdizione, ma riesce comunque a far girare bene la squadra, anche perché ben assistito da Mancini.
Ginestra ci mette tanta buona volontà, ma nel primo tempo il “Cobra” non si riesce mai a liberare dalla strettissima marcatura di Panariello che non concede spazi al bomber di Pozzuoli. Ginestra manca una serie di occasioni che solitamente non sbaglia e incide negativamente sul risultato finale. La sua astinenza in campionato diventa preoccupante.
Positivo Mancini in avvio di match con un bel tiro al volo su un cross sporcato di Chirieletti dopo due minuti di gioco. Ancora pericoloso un minuto dopo con una bella conclusione da fuori area sugli sviluppi di un corner, Volturo risponde sicuro. Il centrocampista di Ostia si salva dal naufragio, abbina qualità e quantità, recuperando palloni a raffica e giocandoli bene per i compagni. Nei secondi 45 minuti Mancini appare nervoso viene messo in difficoltà dagli avversari che dopo aver preso fiducia per il gol di Beretta non concedono spazi all’ex Hellas. Evita la figuraccia con un gran gol nel finale.
Guazzo si destreggia bene nella prima parte della gara giocando palloni interessanti per gli esterni di centrocampo. Al 19’ ha l’occasione di portare in vantaggio la Salernitana con un penalty che l’attaccante ex Taranto si fa parare da Volturo tirando a mezza altezza, dando così al portiere ospite tutto il tempo di indovinare la direzione. Nella ripresa l’attaccante di Alessandria si vede negare un’altra conclusione da Volturo. Prestazione negativa.
Salernitana: Iannarilli 6 ; Chirieletti 5 (34’ st Capua) ; Piva 5 ; Sbraga 4,5 ; Molinari 5; Rizzi 5,5 (1′ st Ricci 5) ; Mounard 5,5 (1′ st Gustavo 6) ; Perpetuini 5 ; Ginestra 5,5 ; Mancini 6,5 ; Guazzo 5. Allenatore: Perrone 5.
Paganese: Volturo 6,5 ; Monopoli 6 ; Perrotta 6 ; Panariello 6 ; Giampà 6 ; Franco 5,5 ; Meola 5 ; Beretta 6 (18’ st Lanteri 6) ; De Sena 6 (34’ st Novothny 6) ; Amelio 5,5 (38’ pt Martinovic 6) ; Deli 5,5. Allenatore: Maurizi 6,5.
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