11.12.13

Trapani prepara la rivoluzione di gennaio: rischiano tutti.

L’onta dell’ultimo posto in classifica mancava alla Paganese. La formazione di Maurizi è riuscita così a collezionare l’ennesima sconfitta stagionale e ad occupare il fondo della graduatoria in condominio con la Nocerina. Anche a Gubbio la formazione azzurrostellata ha recitato il solito copione fatto di tanta volontà, qualche buona giocata con un paio di chance per andare a segno e poi il mesto ritorno a casa senza punti.

Un clichè ormai consolidato che è passato praticamente inosservato, nonostante l’undicesimo ko in campionato. Poco importano i complimenti degli avversari di turno.
La squadra liguorina è in caduta libera e la picchiata verso il fondo è solo l’epilogo scontato di una serie di errori che hanno determinato un tracollo inesorabile. Trovare i colpevoli non porta da nessuna parte. Questo compito spetta al presidente Trapani, anch’egli non immune da responsabilità, che ha praticamente già pronto un piano per provare a salvare le poche note positive emerse in un girone d’andata disastroso. Il lavoro sottotraccia del massimo dirigente azzurrostellato prosegue nell’ombra.

Chiuso nelle stanze della sede sociale, Trapani sta facendo le opportune valutazioni che porteranno ad una sorta di rivoluzione tecnica. Da questa sorta di terremoto potrebbe dipendere anche il futuro di Agenore Maurizi che non è riuscito a trovare i giusti correttivi in corso d’opera. Qualche sporadica prestazione accettabile ma tante sconfitte in successione sono la fotografia perfetta di un’annata balorda. Nemmeno il positivo esordio di Tortora in difesa è stato utile a fermare l’emorragia negativa di una Paganese alla deriva sul rettangolo di gioco.

Il giro di boa si avvicina con le gare con Catanzaro e Salernitana che segneranno lo spartiacque azzurrostellato. Le certezze arrivano soltanto dalla scrematura dell’organico che conta attualmente trenta elementi, senza considerare il lungodegente Zamparo infortunatosi gravemente ad un ginocchio nel corso della preparazione estiva. La rosa sarà ridotta sensibilmente con il taglio di almeno dieci unità. Una scelta dettata da ragioni di bilancio ma anche tecniche. Il presente, con la sfida con il Catanzaro da preparare fin da domani pomeriggio, suscita curiosità in pochi impavidi tifosi. L’ambiente ha già rivolto l’attenzione al futuro di una Paganese sempre più sola. Con le sue poche certezze ed i tanti disastri collezionati in serie. Si prospetta un Natale all’insegna di radicali cambiamenti. Con o senza Maurizi.

Francesco Pepe - Il Mattino