23.10.14

A tu per tu con l'avversario: l'Ischia.

L’Ischia Isolaverde arriva al derby interno con gli azzurrostellati con l’imperativo della vittoria, soprattutto alla luce delle due sconfitte consecutive da cui è reduce: giusta quella interna col Foggia, tutto sommato immeritata quella del “Ceravolo” di Catanzaro, da cui i gialloblù sono usciti con grande rammarico per le diverse occasioni da rete create ma non sfruttate (Scuffia, portiere dei calabresi, autore di almeno tre interventi provvidenziali).

È una compagine molto giovane quella gialloblù allenata da Antonio Porta, confermato dopo l’accesso allaLega Pro “unica” ottenuto la scorsa stagione, quando è subentrato al tecnico della promozione Sasà Campilongo. Fondamentale è infatti il rispetto della media età e quindi l’ottenimento dei contributi federali per far quadrare un bilancio che non consente grosse spese. Innovativa la formula dirigenziale: Lello Carlino (“Carpisa”) resta il patron, ma scompare la figura di presidente, sostituita da un amministratore unico (Vittorio Di Bello) ed un comitato tecnico consultivo presieduto dall’ex portiere di Napoli,Fiorentina, Siena e Avellino Pino Taglialatela.
Finora sono sette i punti raccolti dagli isolani (una vittoria, quattro pareggi, quattro sconfitte), ma presto diverranno sei perché arriverà il punto di penalizzazione per l’intempestivo deposito della fideiussione all’atto dell’iscrizione. Mister Porta, in queste prime nove giornate, ha operato diversi cambiamenti: dopo aver sperimentato per qualche gara la difesa a tre (a cinque in fase passiva), dietro è passato a quattro. Nelle ultime gare il tecnico isolano ha scelto il 4-2-3-1.
Il portiere titolare è l’esperto Gigi Mennella (’75), isolano DOC, capitano ed ex di turno, avendo difeso la porta della Paganese, in Serie D, nel 1999/2000 e nel 2002/2003. Al centro della difesa Porta può scegliere tra Rainone (’88, confermato), Sirignano (’85 ex Catanzaro e Gavorrano) e l’altro isolanoImpagliazzo (’92). A sinistra può giocare il giovane brasiliano di proprietà della Fiorentina Empereur(’94, da valutare le sue condizioni, essendo uscito anzitempo nella sfida di Coppa Italia persa per 3-2 con la Juve Stabia) o il più esperto De Agostini (’83), a lungo capitano del Prato e figlio d’arte (suo padre è l’ex juventino Luigi). Il titolare della fascia destra è il ’92 Finizio, giunto ormai alla quarta stagione sull’Isola Verde. Davanti alla difesa sono soliti agire i due giovani in prestito dal Pescara Iannascoli (’94) e Bulevardi (‘95), col brasiliano Wagner (’91 con trascorsi a Trieste, Foggia e Aversa) e il bareseFalagario (’92, confermato) a fungere da alternative. Il peso dell’attacco grava sul giovane Ingretolli (’94, anche lui di proprietà del Pescara), che sinora in campionato ha timbrato il cartellino per tre volte. Poi ci sono tante mezzepunte, come gli esperti Schetter (’82 con molta militanza professionistica) e Ciotola (’84 con una sessantina di presenze in B tra Pisa e Avellino), il terzo brasiliano in rosa Sergio Cruz (’88 prelevato dal Melfi) e il duttile Armeno (’94, confermato).
Prezioso jolly è anche l’altro isolano Davide Trofa (’88), mentre è attualmente fermo per infortunio l’esterno ’91 Bacio Terracino, il quale ne avrà per diversi mesi (crociato).
Pur essendo il budget limitato, la passionale piazza gialloblù si aspetta almeno due rinforzi d’esperienza, magari da prendere sul mercato degli svincolati. A lungo, ma invano, sono stati accostati all’Ischia i nomi di De Liguori e Bernardo, poi finiti entrambi a Pagani. (Giuseppe Conte)

Probabile formazione (4-2-3-1): Mennella; Finizio, Rainone, Sirignano, Empereur (De Agostini); Bulevardi, Iannascoli (Wagner); Ciotola, Schetter (Cruz), Armeno (Trofa); Ingretolli.

da paganesemania.it