Quindi il rebus continua. Prima c'era un allenatore, Cuoghi, che si ostinava a praticare il 3-5-2, nonostante qualche giocatore fosse fuori ruolo e avesse anche provato (già dal ritiro) a passare al 4-3-3. Neppure davanti all'evidenza il trainer emiliano ha cambiato, finendo poi per essere esonerato. Sottilinvece, dal primo momento, ha insistito sul 4-3-3, avanzando Eric Herrera sulla linea degli attaccanti e lasciando Deli in mediana con Calamai e Baccolo.
Nel post-partita col Melfi, però, anche il tecnico piemontese si è "sconfessato", dichiarando apertamente che gli è piaciuto anche il 4-3-1-2, col quale ha schierato i suoi per cercare di raddrizzare la gara coi lucani, come poi è stato. Portando proprio Herrera a mezz'ala, con Caccavallo alle spalle di due prime punte, Bernardo e Girardi. Una soluzione figlia del momento, sia chiaro: il pensiero fisso di Sottil è il 4-3-3 ed è probabile che anche ad Ischia si vada avanti così, ma il 4-3-1-2 resta un'ipotesi fattibile.
Magari a partita in corso, talvolta anche dall'inizio. Prima dicevamo anche di un 4-2-3-1, provato da Sottil la scorsa settimana: stessi uomini del 4-3-3 con Deliavanzato sulla linea dei trequartisti. Tanti moduli, schieramenti da numeri "freddi" che bisognerà interpretare al meglio, su questo hanno ragione i vari mister. Ma Sottil ha un grande alleato: Vincenzo De Liguori. Il centrocampista napoletano ha dato già dimostrazione delle sue qualità nello spezzone di partita giocato contro il Melfi, gol a parte.
Questa Paganese mancava di un uomo di esperienza in mezzo al campo, qualcuno che potesse prendersi il reparto - e la squadra - per mano. Occorre tempo, però, a De Liguori e la Paganese non può perderne altro, soprattutto prima di uno scontro diretto così importante. Per questo via 4-2-fantasia, tanto caro al Milan post-ancelottiano, e spazio al 4-2-concretezza, o se volete solo alla concretezza!
da paganesemania.it