Ormai, seppur il Natale è trascorso da tempo, in difesa si continua a fare le belle statuine, vedi il primo gol diJidayi, mentre sul secondo s'è leggermente appisolato Marruocco, ma ormai questo non fa più notizia.
Il copione è ormai il solito, quello che viene recitato da qualche mese, dopo l'uragano di gennaio che ha rivoluzionato necessariamente, dalla squadra: gioca discretamente bene e alla pari con qualsiasi tipo d'avversario poi però becca puntualmente gol e altrettanto puntualmente spreca le poche occasioni che si procura. Così si perderà sempre. La difesa è un colabrodo: 15 reti subite nelle ultime nove gare e 4 realizzate nello stesso periodo di tempo, una nelle ultime quattro partite e l'attacco con 21 reti è il secondo peggior attacco del campionato. Questi i numeri del tracollo della Paganese di Sottil.
Ora però bisogna azzerare tutto e ripartire a testa bassa. Domenica arriva il Cosenza e chi ha ancora passione per questi colori, dopo aver fatto una salutare colazione o gustato un aperitivo, si rechi allo stadio e spinga gli azzurri alla vittoria. Con i calabresi non si può fallire.
Sottil ed i suoi sanno che alle spalle il Cosenza è pronto a cogliere il nostro momento negativo ma la salvezza passa attraverso le prossime cinque gare: Cosenza, Ischia e Savoia in casa, Melfi e Barletta in trasferta dove si devono ottenere quante più vittorie possibili, senza se e senza ma.
Serrare le fila, maggiore concentrazione, via ansie e paure quelle registrate dal tecnico azzurro al Menti e votati ad unico imprescindibile obiettivo: vincere.
Quella cattiveria agonistica che Sottil eresse a totem della sua prima Paganese deve essere rispolverata. E' vero, alcuni interpreti di quella Paganese non ci sono più ma ora aldilà di chi indossa questa benedetta maglia dovrà lottare su ogni pallone e domenica mattina sprizzare energia da tutti i pori. Non si può più sbagliare. Forza Ragazzi!
Peppe Nocera per www.paganesemania.it