Quella che sta iniziando è la settimana delle riflessioni per le due anime della Paganese che verrà, ossia la società e Sottil. Le due parti ora sono lontane, geograficamente, con il presidente Trapani che in giornata sarà a Firenze per partecipare alla riunione del consiglio di Lega ed il tecnico è rientrato a casa, a Veneria Reale, per trascorrere qualche giorno in famiglia. I due s’incontreranno a metà settimana quando ascolteranno a vicende le rispettive richieste e programmi per poi confrontarsi e decidere se ci sono le basi per continuare. A mio avvio e credo che sia unanime considerazione che si debba ripartire da Sottil.
Giunto in un momento delicato della stagione e con un squadra penultima in classifica, in poco più di un mese l’ha risollevata dalla zona play out, liberandola dalla confusione tattica in cui era stata imprigionata con Cuoghi. Ha avuto il merito di valorizzare le caratteristiche di calciatori per le loro qualità, vedi Herrera, piazzandoli nei ruoli più congeniali, vedi Vinci che rientrato nei compiti difensivi in una difesa a quattro ha offerto buone prestazioni rispetto a quelle imbarazzati come quinto esterno nel 3-5-2 di Cuoghi. Senza dimenticare la variante di Calamai schierato come rifinitore.
Semplicità, aggressività, umiltà. Così è Sottil, così è stata la Paganese di Sottil, d'altronde si dice che la squadra rispecchi sempre l’allenatore. Non un integralista del modulo ma duttile, camaleontico, intelligente nel capire quando è stato il momento, dopo la rivoluzione di gennaio e precisamente a Melfi, che non era più il caso di continuare con il 4-3-3, suo credo tattico, inserendo un trequartista alle spalle dei due attaccanti passando al 4-3-1-2. Anche lui avrà avuto il suo momento difficile, e chi non l’avrebbe passato con l’incertezza societaria che proseguiva, ma comunque ha mantenuto a galla la navicella azzurra.
Ci siamo divertiti nella prima parte con vittorie a ripetizione, espugnando Torre Annunziata, Ischia ed Aversaconsecutivamente, vittorie poi decisive ai fini della salvezza, sfatando vari tabù. Partite con il petto in fuori con le corazzate Benevento e Salernitana, sino ad arrivare a cinque punti dai play-off.
Sottil ha sempre sostenuto che attende prima la Paganese per riconoscenza e rispetto, poi il resto dipenderà da tanti fattori e se non ci dovesse essere la fumata bianca, resterà indelebile la stima per quel che ha saputo costruireSottil e quello che Pagani sportiva gli ha riconosciuto con i cori e striscioni ricevuti al termine della gara con ilMartina.
Peppe Nocera per Paganesemania
Sottil ha sempre sostenuto che attende prima la Paganese per riconoscenza e rispetto, poi il resto dipenderà da tanti fattori e se non ci dovesse essere la fumata bianca, resterà indelebile la stima per quel che ha saputo costruireSottil e quello che Pagani sportiva gli ha riconosciuto con i cori e striscioni ricevuti al termine della gara con ilMartina.
Peppe Nocera per Paganesemania