6.3.16

La "vera" Paganese si vede solo nel finale. Così non si vince.


Nella foto, il pallone scagliato da Carcione terminerà la sua corsa sulla traversa

Di Nino Ruggiero

La vera Paganese, quella delle migliori giornate, si vede solo negli ultimi quindici/venti minuti. In quella ventina di minuti giocati a tutto spiano, con lo spirito garibaldino e con l’intensità di gioco che hanno caratterizzato le sue migliori esibizioni, la squadra azzurro-stellata pareggia le sorti della gara compromessa da un gol di testa di Gambino.

Pareggia meritatamente la squadra di Grassadonia ma potrebbe anche fare bottino pieno se solo l’arbitro ravvisasse un fallo grossolano commesso in piena area su Caccavallo. Il rigore lo vedono proprio tutti, fuorché l’arbitro. Sono cose che purtroppo capitano nel calcio molto spesso e a nulla vale recriminare. Piuttosto c’è da dire che la Paganese non ha giocato una delle sue migliori prestazioni dell’annata.

Purtroppo, la squadra diventa prevedibile, ancorché elefantiaca nel suo incedere, quando cala i ritmi di gioco e non riesce ad imprimere velocità alle sue manovre. I suoi “titicchete” e “titacchete” a centrocampo diventano stucchevoli e, in assenza di sovrapposizioni sulle fasce laterali, si fa solo il gioco degli avversari che, una volta riacquistato il possesso del pallone, hanno campo libero per le loro rapide ripartenze.

Troppo lenti i ritmi di gara, oggi, soprattutto nel primo tempo: troppa leziosità, troppa sufficienza, troppi errori in fase di impostazione di gioco e di conclusioni a rete.
Ciò nonostante, ad onor del vero, bisogna anche dire che i legni della porta di Pisseri oggi hanno tremato due volte. Nel primo tempo, grazie a un tiro di Carcione dalla distanza, un siluro che il portiere pugliese nemmeno ha visto; nel secondo tempo, con un tiro di Caccavallo  destinato irrimediabilmente in fondo al sacco.

Contro un Monopoli molto organizzato dal punto di vista tattico, gli azzurro stellati hanno dato il meglio di se stessi nella parte finale della gara, grazie ad una sterzata che probabilmente è venuta fuori da Vella, voglioso di mettersi in buona luce e bravo a giocare finalmente in verticale. È stato poi proprio l’ex stabiese a pareggiare le sorti della partita e a dare la carica  in un convulso finale caratterizzato dalla Paganese che vorremmo sempre vedere all’opera: determinata e affamata di vittoria.

Appuntamento a martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com

Nino Ruggiero