Quest'anno la decisione del Consiglio Federale sull'esclusione dal campionato dellaPaganese è stata più unanime rispetto a quella di un anno fa. 365 giorni fa furono in cinque a votare contro l'esclusione degli azzurrostellati, quest'anno solo uno, il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. Anche l'anno scorso Gravina votò a favore del club di via Filettine, dimostrando di perorare la causa della società di Raffaele Trapani, al quale lo lega una profonda stima. E il primo pensiero di Gravina dopo il Consiglio Federale è proprio per la dirigenza. "A me dispiace enormemente per questa decisione - le parole di Gravina in esclusiva ai nostri microfoni - in primis perchè conosco il presidente, la sua caparbietà e determinazione. Ma soprattutto perchè la Paganese è una società che finora ha pagato tutti gli emolumenti, ha presentato assegni, la fideiussione correttamente. E' una società che non ha debiti con nessuno, ma solo questo problema di dilazione e debiti fiscali con l'erario. La Covisoc ha espresso parere negativo al ricorso presentato dalla Paganese dopo la bocciatura in prima istanza, perchè ha ritenuto che non ci fosse l'ipotesi di rateizzare". E questo ha aperto una falla all'interno del Consiglio Federale. Nel senso che, se gli altri ricorsi sono stati discussi in maniera agevole, ancora una volta quello della Paganese ha suscitato divisioni. "C'è stato un dibattito ampio - ha detto Gravina - e sono state manifestate delle perplessità. Ognuno poi ha fatto delle riflessioni, solo io ho votato contro l'esclusione, qualche altro ha fatto delle valutazioni diverse". Fra questi anche gli altri due consiglieri federali della Lega Pro, che si sono astenuti. "Non è facile acquistare il polso della situazione in così poco tempo. Il tema era complesso, quindi anche loro hanno preso la loro decisione, io mi sono sentito di tutelare in questo modo la Paganese, l'avrei fatto anche per altre società di Lega Pro. Può aver inciso la situazione dell'anno scorso? Forse sì, probabilmente il fatto che c'era un precedente ha potuto condizionare la decisione del Consiglio Federale". Ora per la Paganese c'è la carta delCollegio di Garanzia del Coni, ma Gravina non si sbilancia. "Francamente non so quale possa essere l'esito. Le ragioni ci sono, il mio giudizio non cambia, però ognuno poi fa le proprie valutazioni. Fa bene la società a tentarle tutte. Da cittadino faccio una considerazione: capisco che possano esserci problemi e difficoltà economiche, però non comprendo la posizione dell'Agenzia delle Entrate perchè, se la Paganese dovesse essere esclusa definitivamente, cadrebbe anche il credito che vanta nei confronti della società". Un discorso che non fa una piega, ma l'erario evidentemente la pensa diversamente.