11.9.16

Da stasera un atto di fede e di passione: tutti al Torre a sostenere la Paganese.


Tra il 30 ed il 31 agosto ero all'estero, a Santorini in Grecia, lontano dalle convulse ore di spaspodica attesa del verdetto, sulla o meno riammissione della Paganese in Lega Pro. Per fortuna non ho vissuto quei momenti, sopratutto del 30 pomeriggio quando il futuro dellaPaganese era stato già "scritto" da altri ma per fortuna la verità era un'altra. In quel giorno è mezzo ho avvertito ancor di più il senso di appartenenza a questa benedetta passione, quella per la Paganese, che nutro e di cui mi nutro da 35 anni. Ho liberato il mio urlo nella culla dello sport, dopo aver cercato invano di avere notizie, abbracciandomi con mio figlio alla lettura di un messaggio dell'amica e collega Barbara Ruggiero che recitava alle 11.28 del 31 agosto " Siamo stati riammessi in Lega Pro !" .Quest'anno è stato raggiunto il massimo della tredipidazione e della disperazione, provando con mano il 28 luglio e nei giorni successivi la sensazione di vuoto della scomparsa dalla serie C. In quel momento in città ho avvertito il senso di rivalsa, di appartenenza, di sconforto. A distanza di un mese è stata riconquistata grazie all'infinità caparbietà di un presidente Trapani che dopo l'anno scorso, al Collegio di Garanzia del Coni, s'è superato vincendo questa volta al TAR. Ha dimostrato che lui i miracoli li compie non solo una volta, entrando nella sfera del paranoemale, ma non sfiderei oltre le vie della giustizia sportiva che in questi anni è stata riscritta più volte.Al suo finaco in questa lunga battaglia l'indomito notaio Nello Calabrese coinvolto, come lo è stato da sempre al fianco dei colori azzurri nella sua vita, in questo percorso di rilancio della società. Stasera in pratica inizia il vero campionato della Paganese,nel debutto casalingo  nel novantesimo anno della fondazione. Non so se la società ha in mente qualcosa di preciso per festeggiare questo evento ma credo che la festa debba essere ogni domenica o sabato che la Paganese scenderà in campo. Con la massiccia presenza sugli spalti. La corsa all'abbonamentro non ha dato i frutti sperati ma c'è il botteghino che ripara tutto, con la presenza costante per un atto d'amore, di fede e di passione che debba legare, in segno di riconoscenza verso questa società, la città alla Paganese. Stasera allo stadioMarcello Torre, simbolo più nobile della nostra città, non va in scena una partita di calcio, entra in campo uno spirito unico, quello di una squadra, simbolo di una città, che con le unghie ha difeso i suoi colori, la sua storia, la sua tradizione. In tutte le maniere hanno cercato di buttarci fuori . Non ce l'hanno fatta. "Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo", riprendendo lo striscione dei distinti apparso in Coppa Italia. Come già dimostrato a Matera si lotterà su ogni pallone com'è nel DNA del credo calcistico di Grassadonia, al quale va il merito chePagani sportiva gli deve riconoscere di aver dato una parola alla Paganese ed averla mantenuta, sino alla fine, nonostante tutto. Stasera in campo non scende la Paganese, scendiamo ognuno di noi, ognuno che ama questa terra, che non sempre ci piace, che spesso critichiamo ma che non possiamo non amare, come questa maglia con la stella sul petto che ci rappresenta da Novant'anni !

Da www.paganesemania.it