La serata di Andria non ha portato la Paganese a muovere la classifica. Una prestazione abulica, figlia di una preparazione atletica ancora in fase embrionale e caratterizzata dalla notte infausta dell’estremo difensore Marruocco, quest’ultimo capace di confezionare due regali alla formazione di casa. Basterebbero pochi elementi per descrivere nei particolari il passo del gambero della formazione di Grassadonia. Il tecnico non ha cercato alibi nell’immediato post partita del Degli Ulivi, consapevole da sempre di dover attendere settimanalmente i progressi di un gruppo assemblato in pochi giorni e con poca benzina nelle gambe.
L’allenatore azzurro ha definito un black out la terza e anche la più sciagurata battuta d’arresto dei suo uomini, anche se dietro ci sono ragioni ben più ampie di una semplice serata storta. La condizione fisica della rosa è ancora approssimativa e due gare ravvicinate in un arco temporale di tre giorni hanno avuto il loro peso determinante sull’esito di una contesa in cui i padroni di casa hanno beneficiati di due regali del portiere azzurro, senza però apparire irresistibili. L’organico a disposizione di Grassadonia è stato assemblato con diversi elementi svincolati che si sono allenati in disparte, fino alla chiamata del società del patron Trapani, e che sono reduci da infortuni importanti e da una conseguente inattività fisiologica.
Uno stato di fatto che non consente di fare calcoli ma che impone soprattutto di centellinare energie fisiche anche alla luce di possibili acciacchi di natura muscolare che la Paganese attuale non può permettersi. Nello specifico i pezzi da novanta Reginaldo e Iunco sono indietro atleticamente. I vari Herrera e Mauri non sono stati ancora convocati per impegni ufficiali e seguono uno specifico programma di recupero studiato dal preparatore atletico Giovani. A questi intoppi di natura fisica si aggiunge una certa fragilità mentale di alcuni tasselli che Grassadonia considera preziosi per il proprio gioco e che invece stanno accusando il peso delle responsabilità come Deli, Della Corte e Cicerelli.
Un quadro insomma complicato ma da aggiustare con tanta pazienza e senza perdere la bussola. Domenica il calendario offre la seconda trasferta consecutiva in quel di Catanzaro per cercare il riscatto. Ieri pomeriggio la squadra si è ritrovata sul sintetico di Siano per analizzare la prestazione opaca di Andria e per un lavoro di scarico che ha visto coinvolte le pedine utilizzate in terra pugliese. Si è aggregato anche l’ultimo arrivato Camilleri, difensore centrale chiamato a dare stabilità al pacchetto arretrato.
(Il Mattino, Salerno)