27.9.16

Paganese, l'analisi del momento.

Altro crollo interno della Paganese dopo quello con la Casertana. Il motivo è sempre lo stesso. Una condizione fisica non ancora al top che non consente di tenere i ritmi alti per i 90’. Un’intensità che si raggiunge solo con il lavoro settimanale e con il tempo. Il tecnico Gianluca Grassadonia aveva pronosticato un inizio in salita proprio a causa di una preparazione a singhiozzo. Alcuni componenti della rosa sono arrivati a campionato iniziato per cui non sono allineati al resto della rosa . Ma, se contro la Casertana, soltanto la sfortuna non aveva permesso agli azzurrostellati di battere i falchetti, contro il Monopoli ci si è messa una vera e propria barriera umana avversaria che per lunghi tratti dell’incontro non ha permesso a Reginaldo e soci di trovare varchi importanti per battere Mirarco, portierone biancoverde che in alcune occasioni si è superato, come nell’occasione capitata sui piedi di Caruso. In conferenza stampa, subito dopo la gara, Gianluca Grassadonia ha più volte ha messo in evidenza come il giocar dietro la linea della palla da parte dell’undici pugliese abbia creato non pochi problemi alla formazione azzurrostellata guidata da Pestrin. Ma, oltre alla condizione fisica, bisogna tener conto del momento no di alcuni giocatori cardine come ad esempio Della Corte e Dicuonzo, che sulle corsie esterne hanno spinto ma messo pochissimi palloni al centro dell’area avversaria. Si è cozzato contro la fisicità avversaria, ma se si fosse stati maggiormente concentrati così come nella prima frazione di gioco forse adesso non si starebbe a chiedersi il perché di una difficoltà della Paganese davanti al pubblico amico del Torre. Ma, dalla gara con il Monopoli, non ci sono le note stonate. Il pubblico azzurrostellato nonostante la sconfitta ha incitato la squadra sino alla fine, capendo e apprezzando lo sforzo di Marruocco e soci. 

(Da La Città di Salerno)