"L'avevamo preparata bene questa partita - ha detto a fine gara il tecnico della Paganese, Gianluca Grassadonia -e sono stati bravi i ragazzi a saperla interpretare, sfruttando l’episodio in occasione del primo gol. Dobbiamo crescere ancora tanto, basti pensare che hanno esordito dall'inizio due giocatori come Camilleri e Herrera, che non giocavano da tempo. Infatti a metà ripresa siamo andati in difficoltà sul piano fisico, ci manca la condizione oltre a qualche automatismo e all'imprevedibilità. Avremmo dovuto chiuderla prima, però siamo un cantiere aperto, non dobbiamo dimenticare che l’organico è stato costruito tra fine agosto e inizio settembre con giocatori che erano a casa. Dobbiamo essere bravi a centellinare le energie, i giocatori devono crescere e in questo momento ci adattiamo alle condizioni fisiche dei giocatori. Non dobbiamo farci prendere da ansie o negatività, ma abbiamo un gruppo intelligente".
E' la Paganese dei giovani, ma anche dei veterani come Reginaldo, Marruocco, Pestrin e Maiorano, questi ultimi tre ex Messina. "Sono esempi di professionalità, mostrano sempre grande disponibilità e, anche se non sono più giovani, si allenano e ci mettono entusiasmo come i ragazzini. Dobbiamo costruire su questo entusiasmo basi importanti e crescere in campo, cercando di non far scottare la palla quando ce l'abbiamo noi. Siamo indietro di condizione, ma abbiamo tanto entusiasmo".
Quando la Paganese ritroverà la piena condizione fisica, potrebbe dire la sua in chiave playoff, potendo entrare nelle prime dieci posizioni, che è l'obiettivo dichiarato della società. "E' un campionato difficile il nostro, perchè abbiamo completato la squadra a fine agosto con giocatori senza preparazione: ora stiamo facendo un lavoro specifico per rimetterli in sesto. E' un torneo equilibrato, però, eccezion fatta per Foggia, Lecce, Matera e Juve Stabia che sono un gradino più in alto rispetto alle altre".
Danilo Sorrentino - © Paganesemania