5.10.16

Il pagellone di Paganese-Virtus Francavilla

Zerbo non basta, Marruocco incerto sul gol, difesa da registrare

MARRUOCCO 5 - Abbiamo più volte ribadito come l’estremo difensore azzurro sia croce e delizia di questa Paganese. Nell’azione che porta il Francavilla al pareggio è incerto e fuori posizione. Poi la solita ammonizione per perdita di tempo con contorno di inspiegabile nervosismo. Era stato un pomeriggio di inoperosità assoluta ma poi trova il modo per diventare protagonista.

DICUONZO 6,5 - Ritrova una maglia da titolare e sfodera una prestazione gagliarda. Buoni recuperi a spezzare qualche transizione offensiva ospite e sagace copertura della zona di competenza. Esce stremato dal rettangolo verde.

ALCIBIADE 6 - Non è un caso che Abate non tocchi nemmeno un pallone nella metà campo azzurra. Lo sovrasta senza affanni e dimostra di essere un perno fondamentale dello scacchiere tattico. Ovvio che qualche meccanismo vada migliorato se si incassano sempre reti su palla inattiva.

SILVESTRI 6 - Si sistema a sinistra e svolge con diligenza il compito affidatogli dal tecnico. Bada a presidiare il versante mancino dove l’ex Triarico non lascia tracce. In crescita rispetto a qualche domenica fa e con margini di miglioramento davanti, per l’ex Siena vale lo stesso discorso fatto per Alcibiade su alcune situazioni di gioco.

LONGO 6 - Nel primo tempo spacca in due la partita con sgroppate sulla destra che lasciano il segno. Abruzzese non lo controlla e dai suoi piedi nasce un traversone interessante sul quale Reginaldo non trova il tocco vincente per un soffio. Dopo la rete di Messina si conferma come una piacevole scoperta di questo scorcio di stagione.

PESTRIN 5,5 - Non un pomeriggio dei migliori per il faro del centrocampo azzurro. La luce funziona ad intermittenza e le gambe non supportano idee abbastanza confuse. Alessandro non gli dà respiro e lo irretisce. Poi l’espulsione finale che manda nel panico il Torre ed apre nuovi interrogativi per la sfida di domenica contro il Melfi.

TAGLIAVACCHE 5,5 - La personalità non manca, così come una buona tecnica di base. A mancare però è la giusta dose di concretezza quando invece ci si attende quel salto di qualità che comunque ha nelle corde. Spesso gioca rischiosamente palloni centrali ma è un elemento sul quale si può contare per il prosieguo.

CICERELLI 6 - Idda lo aggredisce fisicamente con gomitate e falli continui. Nonostante tutto non tira mai indietro la gamba e cerca sempre di dare quella vivacità giusta per sbloccare la contesa. Generoso come sempre, forse poco cercato soprattutto nella prima frazione di gara.

HERRERA 5 - L’infortunio subito la scorsa stagione è pesante da metabolizzare ma solo un minutaggio costante può farlo tornare sui suoi standard. Per ora è ancora una zavorra per il gioco d’attacco, nonostante una volontà di ferro di apportare il suo contributo alla causa.

DELI 6 - Il portiere ospite gli nega la prima gioia davanti al pubblico del Torre ad inizio ripresa. Nel mezzo giocate di spessore ad innescare i compagni come nell’occasione del vantaggio. A volte eccede in altruismo quando avrebbe spazio per far male da solo.

REGINALDO 6 - Un destro pericoloso nella prima frazione e poi sportellate con Faisca per difendere palla e far salire la squadra. Gli viene chiesto di fare il centravanti boa, ruolo poco consono alle sue caratteristiche fisiche, e l’impegno è massimo. Encomiabile quando nel finale rientra in appoggio ai difensori per tenersi stretto un pareggio che poteva anche andare in fumo.

ZERBO 7 - Quando ha messo piede in campo è diventato subito protagonista. Palla persa in malo modo a centrocampo, fallo su un avversario e cartellino giallo. Ingredienti giusti per bocciarlo all’istante prima di quel sinistro mortifero che manda in estasi il Torre. Un gesto tecnico pregevole e che può segnare la svolta per l’esterno siciliano.

CAMILLERI e DELLA CORTE sv

All. GRASSADONIA 6 - Prepara la gara con la solita meticolosità e viene ripagato dai suoi ragazzi che avrebbero meritato ben altro risultato. La lettura tattica non fa una grinza con l’idea Zerbo che risulta vincente. Se la Paganese non è ancora una macchina perfetta non lo si deve solo imputare però alla condizione atletica. In difesa c’è qualcosa da registrare assolutamente.

Francesco Pepe - © Paganesemania