In tanti anni, 24 da cronista della Paganese, spesso ho sentito dire dagli allenatori che sarebbe meglio non rilasciare le interviste a caldo, perchè si rischia di non essere lucidi nell'analisi sotto l'effetto dell'adrenalina. Invece, contravvenendo a questa regola, dall'altra parte della barricata sto facendo io cercando di scrivere quanto prima, per evitare di sbollire la rabbia e la delusione per l'incredibile sconfitta di Cosenza. Nello scrivere emerge prima l'arrabbiatura del tifoso, che poi lascia spazio alla lucida ed obiettiva analisi del giornalista come dev'essere sempre. Non mi va giù, vorrei cercare di capire perchè si debba uscire sconfitti da Cosenza, dopo una partita dominata sino all'espulsione di Alcibiade per un doppio giallo, a causa del suicidio sportivo del capitano Marruocco. E' inconcepibile il gesto del portiere azzurro, che ricade nel solito errore, e questa volta non ci sono scusanti nè motivi di comprensione.
Comandiamo a piacere il primo tempo, sia tecnicamente che tatticamente, con il Cosenza tutto raccolto dietro la linea della palla, passiamo meritatamente in vantaggio con una rasoiata di Cicerelli e la favola della Paganese, partita con un mese di ritardo, potrebbe spiccare il volo. Il già ammonito Alcibiade si becca il secondo giallo, lasciandoci in dieci, ma teniamo botta ai calabresi, dopo un'ottima parata del nostro portiere. Su Marruocco, anch'egli già ammonito (ed è già in diffida quando rientrerà), niente di nuovo per lui. E' tempo di aggiungere un'altra cappellata alla serie esposta nelle sue stagioni in azzurro, alternate come sempre a strepitose parate. Con la Paganese in dieci e con le tre sostituzioni già effettuate Marruocco, dall'alto della sua esperienza, subisce fallo ed invece di accusare il colpo e, semmai, attendere anche un giallo per Baclet a terra, che fa? Reagisce con una testata, facendosi espellere, lasciando la squadra in 9 uomini e dovendo mandare in porta, il difensore Silvestri perdendo la partita. Credo che siamo giunti al limite della sopportazione per questi comportamenti che ho sempre criticato, e continuerò a farlo, perchè sono il suo tallone d'Achille, lo hanno penalizzato in passato, lo penalizzano ora e penalizzano la squadra che deve stare sempre sul filo di lana per le sue "uscite di testa". Dopo gli strafalcioni con Andria e Francavilla avevo ribadito che Marruocco, dato che è il portiere della Paganese, bisogna accettarlo così: nel bene e nel male, essendo croce e delizia, ma quello che è deprecabile ed inaccettabile è l'aspetto caratteriale che influenza in negativo tutto quello che di buono fa. Sul piatto della bilancia i conti non tornano più in questo avvio di stagione, con i punti persi che sono già superiori a quelli salvati.
Sinceramente non pensavo ad una sua riconferma quest'anno, auspicando l'arrivo dell'esperto paganese Rino Iuliano, che da anni sogna di indossare la maglia della squadra della sua città, nome che emerge ogni estate. Speravo almeno in un suo ingaggio come secondo, potendo fare comunque delle partite dato che, come si voleva dimostare, Marruocco lascia ampi spazi ai dodicesimi in ogni stagione. Così non è stato e dopo l'anno scorso, quando con il Catania ci lasciò in balia del prometttente ma acerbo Borsellini che ci fece trascorrere un pomeriggio da brividi nella gara che valeva la salvezza, ora ci ritroviamo ad affrontare alcune giornate con l'altrettanto giovane Chirac, al quale va il mio in bocca al lupo per l'esordio. Penso che a bocce ferme sia la società che Grassadonia, che continua a ribadire che Marruocco è il Buffon della Lega Pro, facciano una riflessione sull'argomento. Se si mette in discussione, proprio in questi giorni, anche Buffon, ma per errori tecnici, non so perchè non si possa mettere in discussione Marruocco, per reazioni sconsiderate, che - ripeto - al netto dei miracoli vanificano tutto il resto con conseguenze a catena e non sono, secondo me, più tollerabili. Premettendo che non ho nessun pregiudizio per Marruocco, volendolo solo vedere fare grandi parate per il bene della Paganese, è ora di porsi una domanda: il capitano azzurro è ancora un valore aggiunto?
Mi resta la delusione e l'amarezza per la sconfitta, come ad ogni tifoso, ma la sconfitta fa parte del calcio ma perdere così non mi va giù proprio, perchè si continua a perdere sempre per errori dei singoli e così l'asticella non si alza. Domenica arriva la Juve Stabia e prorpio nella scorsa stagione al Torre, nel derby con la vespe, Marruocco fu il grande protagonista parando due rigori, addirittura il secondo al 93', sul 4-3 per gli azzurri, mentre domenica sarà il grande assente oscillando, come fa da sempre, sull'altalena azzurra: una partita sull'altare e l'altra nella polvere.
Peppe Nocera
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