Un boccone amaro da mandar giù, in primis per Gianluca Grassadonia. Il tecnico della Paganese ha messo in campo una squadra compatta e solida a Cosenza, che aveva trovato il vantaggio e avrebbe potuto portare a casa l'intera posta in palio. Dopo la partita l'allenatore salernitano ammette che la Paganese si è suicidata, sportivamente parlando. "Ho assistito ad un autentico suicidio da parte dei miei ragazzi. Fino al momento dell’espulsione di Alcibiade eravamo meritatamente in vantaggio e niente lasciava immaginare un finale con un’altra espulsione e la conseguente sconfitta. Siamo stati padroni assoluti del campo per 70 minuti, abbiamo avuto praticamente sempre noi il possesso del pallone e dispiace aver perso in questo modo la partita. Non mi sento di dir nulla ai miei giocatori rispetto alla partita sul piano tattico, perchè hanno rispettato in toto ciò che avevamo preparato. Appena siamo rimasti in dieci, il Cosenza ha preso coraggio e ha raggiunto subito il pareggio. Il rosso di Marruocco? Faccio fatica a commentarla. Ha complicato l'incontro e a tempo scaduto il Cosenza ha vinto la partita".
Togliendo gli episodi, che indubbiamente hanno regalato la partita al Cosenza, Grassadonia ha potuto notare dei segnali di miglioramento da parte della Paganese. "Dispiace aver perso in questo modo la partita perchè queste sono gare che possono darti una spinta in più. Probabilmente non siamo troppi maturi, in questo va dato merito al Cosenza che è stato più scaltro. Io comunque penso in grande, pur mantenendo i piedi per terra. La squadra può entrare nei playoff".
© Paganesemania