(La Città, Carmine Torino)
4.11.16
Aspettando il Taranto.
Prosegue la tappa di avvicinamento della Paganese alla sfida con il Taranto. Una partita tra due squadre che hanno in comune la partenza in ritardo in campionato una, a causa del ripescaggio mentre, gli azzurri, hanno dovuto attendere fine agosto per avere l’ok dal Tar del Lazio e conoscere il proprio destino. Due squadre costruite anche per due obiettivi diversi. Il Taranto della presidentessa Zelatore, ripescato, è stato affidato alla cura di Papagni, con Delli Santi uomo mercato a cui era stato il raggiungimento della salvezza quanto prima possibile. La Paganese, nonostante il ritardo, è stata costruita per alzare quell’asticella che a fine dello scorso campionato Trapani e Grassadonia avevano promesso in vista della nuova stagione. Ma se per la formazione jonica la cura Papagni non ha funzionato ed il tecnico è stato avvicendato con una soluzione interna (Prosperi), la Paganese continua con Grassadonia e nonostante le tre sconfitte consecutive, continua a ricevere attestati di stima dagli avversari. Domenica al Massimino, contro il quotatissimo Catania, gli azzurri hanno condotto una gara esemplare macchiata da due errori di distrazione che sono costati cari. Domenica sera, al Torre, la vittoria è d’obbligo per non essere risucchiati nella zona bassa della classifica e poi preparare al meglio la sfida al Foggia di Stroppa, una delle accreditate alla vittoria finale. Intanto Grassadonia recupera Longo e Marruocco ma non Iunco che sarà pronto per i satanelli. Arbitrerà la sfida Schirru di Nichelino.