Ospite d'eccezione della prima puntata del 2017 di PaganeseMania dedicata esclusivamente al calciomercato(clicca qui per rivederla) il direttore sportivo della Paganese Fabrizio Ferrigno che ha parlato a 360° della sua avventura a Pagani partendo fin dal suo arrivo in estate. "Sono stato colpito e convinto dall'ambizione del presidente Trapani e dal suo essere tifoso della Paganese. Nonostante avessi avuto altre offerte, ho accettato con tanta voglia proprio perché avevo bisogno di una nuova esperienza. Ero consapevole delle difficoltà in virtù di tutta la vicenda iscrizione ma conoscendo Grassadonia e le sue idee, avendo già lavorato con lui a Messina qualche anno fa, sapevo che tipologia di calciatore ingaggiare. Nonostante il ritardo, credo che abbiamo costruito una buona squadra che non avendo potuto effettuare il ritiro, ma giocare direttamente gare ufficiali, ha accusato qualche passaggio a vuoto di troppo. Non c'è una controprova ma sono sicuro che se fossimo partiti come tutte le altre squadre avremmo fatto la metà degli errori. I 23 punti conquistati sono frutto del lavoro di tutti, del tecnico, dell'impegno dei ragazzi. Personalmente, proprio in virtù di tutte le difficoltà, somigliano ai 43 conquistati dal Matera".
Siamo in pieno calciomercato, quale è la linea societaria?
"Abbiamo la necessità di far quadrare i conti puntando al ringiovanimento della rosa cedendo quei calciatori che hanno deluso un po' le aspettative. L'obiettivo dichiarato è la salvezza ma poi nel calcio mai dire mai, abbiamo dimostrato di giocarcela a viso aperto contro tutti anche se raggiungere i playoff rappresenterebbe un piccolo miracolo. In rosa abbiamo 9 calciatori over sui 16 tesserabili, qualcuno ora andrà via ma ciò non significherà un nostro indebolimento. Abbiamo già individuato e bloccato i calciatori che possono fare al caso nostro ma prima di ufficializzare, abbiamo bisogno di cedere. Tranne i tre calciatori (Deli, Iunco e Celiento, ndr) che sono già andati via, per ogni uscita ci sarà un'entrata".
Chi partirà ma soprattutto di cosa ha bisogno questa Paganese?
"In lista di sbarco ci sono Maiorano che ieri si era anche accordato per il passaggio al Mantova prima che la trattativa saltasse per il cambio societario. Ci sono offerte anche Dicuonzo così come per Camilleri anche dalla B che stiamo valutando attentamente. Per quanto riguarda le entrate servono due mezz'ali, un terzino sinistro, un difensore ed un esterno alto mancino. Nel caso partisse Camilleri lo andremmo a sostituire con un profilo simile già pronto. Portiere? Ci sono Marruocco e Chiriac, non è una priorità".
Negli ultimi giorni sono stati accostati alla Paganese calciatori importanti come Longo, Contessa, Regoli, Marano. Cosa c'è di vero?
"Fabio Longo è un ottimo calciatore che personalmente piace, ma non possiamo permetterci il lusso di tenere lui e Reginaldo in rosa con uno destinato domenicalmente in panchina. La parte centrale d'attacco è completa con Caruso e il giovane Stoia. Nel caso partisse Caruso, lo rimpiazzeremo con uno dello stesso rango. Contessa per la corsia mancina? E' un ottimo calciatore, l'ho corteggiato lo scorso anno per portarlo a Catania ma non credo sia fattibile per il nostro budget. E' un calciatore del Lecce che punta a vincere, non a disputare un campionato per salvarsi. Regoli per il versante opposto? In quella porzione di campo siamo coperti con Longo e Picone, potrebbe arrivare un rinforzo ma si tratterebbe di un giovane e non con quel profilo di calciatore. Mezz'ali? Andremo a ringiovanire anche in quella porzione di campo, arriveranno calciatori che possono aiutarci, non il Zibert o il Marano di turno. Quest'ultimo è un ottimo calciatore, potrebbe farci molto comodo ma viaggia su cifre alte per la Paganese".
Si ripartirà, però, da Emmanuele Cicerelli...
"Ci siamo chiusi a riccio tappandoci le orecchie nonostante varie offerte importanti. Non c'è solo il Foggia in Lega Pro ma anche Parma e Catania oltre a qualche compagine di serie B. Posso garantire che resterà a Pagani al 99% a meno che di un'offerta shock che non potremo rifiutare. Per una società come la Paganese è una grossa soddisfazione veder crescer calciatori di questo tipo, proprio come lui e Deli, per poi vederli corteggiati da società blasonate. Con Deli si è trattato di un'operazione con cifre importanti viste quelle che girano oggi in Lega Pro. Non vi nego che abbiamo ricevuto offerte anche per Reginaldo, ma è praticamente blindato. Con lui tra qualche tempo inizieremo a parlare di rinnovo".
Capitolo Antimo Iunco, quanto rammarico c'è?
"La separazione è stata una decisione scaturita sia dalla nostra volontà di abbattere i costi che dalla sua di avvicinarsi a casa. Non è stata assolutamente dettata dall'esplosione di Reginaldo come terminale offensivo. Nella nostra idea iniziale Iunco avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di un esterno, un po' particolare, nel tridente d'attacco. E' stato un grosso rammarico non averlo avuto praticamente mai al top: fece vedere sprazzi di ottimo calcio a Catanzaro poi l'infortunio e tutti i relativi problemi fisici ne hanno condizionato l'utilizzo. In estate l'idea nacque per avere un punto fermo lì in attacco visto che Reginaldo rappresentava un punto interrogativo ed Herrera era reduce da un'operazione al crociato".
Curiosità finale: chi è stato ad un passo dal vestire la casacca della Paganese in estate?
"Avevamo chiuso con Carlini ma poi l'attaccante scelse la Casertana sia per l'aspetto economico che per il campionato che avrebbero dovuto fare i falchetti. Curiale? Era un affare praticamente concluso, solo che ebbe un grosso problema personale restando a Trapani da fuori rosa. Da lì la scelta di ingaggiare Iunco. Siamo stati ad un passo anche da Campagnacci del Benevento. Ora sono tutti calciatori in uscita? E' acqua passata, il treno passa una sola volta".
Alfonso Esposito - © Paganesemania