D'Ascanio, coadiuvato da Teodori di Fermo e Di Giacinto di Chieti, è apparso, nonostante il primo anno tra i professionisti, uno dei migliori fischietti visti al Torre quest'anno. Spesso goffo e grezzo nel modo di correre, ma ha gestito l'intero match con estrema sicurezza e serenità, mantenendo un metro di giudizio omogeneo e coerente, anche se discutibile soprattutto nei primi minuti di gioco. Infatti al 15' non concede una chiara punizione dal limite all'Andria per atterramento di Cruz ad opera di Pestrin, ma fa lo stesso solo 5' più tardi quando al limite dell'area ad avere la peggio è Cicerelli, che successivamente è costretto a lasciare il campo, per la botta rimediata nell'occasione.
Pochi gli episodi-chiave. Giusta la valutazione del secondo assistente Di Giacinto in occasione della rete annullata ad Herrera al minuto 47: come si può vedere dall'immagine di Sportube, Reginaldo è oltre il penultimo difendente al momento del passaggio filtrante di Firenze. Meno bravo di lui il primo assistente Teodori che qualche minuto più tardi non segnala la posizione di fuorigioco di Cruz che da centrocampo si invola versa l'area azzurrostellata dove viene respinto da un miracoloso Liverani. La Paganese chiede a gran voce il penality al 75': Pop respinge il tiro di Zerbo, Mauri si avventa sulla palla e va giù insieme ad Aya. Le immagini chiariscono come sia stato il centrocampista azzurro a caricare il capitano pugliese: non c'è calcio di rigore. Nessun dubbio invece su rigore che D'Ascanio accorda alla Paganese all'83' con Piccinni che colpisce il pallone con un braccio, giusto non ammonire alla luce delle modifiche apportate in estate dall'Ifab. Un rigore che da respiro all'undici di Grassadonia, in attesa di tempi migliori.
Daniele Ferrara - © Paganesemania