Finisce in parità tra Paganese e Fidelis Andria. A passare in vantaggio sono gli ospiti con Tartaglia ad inizio ripresa. Reginaldo, poi, a pochi minuti dal fischio finale, sigla su rigore l’1-1.
Mister Grassadonia rinuncia al portiere Marruocco, al difensore Dicuonzo e all’attaccante Caruso. Il tecnico schiera i suoi con il 3-5-2 e non il 4-3-3. Scendono in campo dal primo minuto il portiere Liverani, il difensore centrale De Santis e il centrocampista offensivo Firenze (che agisce da vertice alto), tutti nuovi acquisti del club campano. Tandem offensivo composto da Herrera e Reginaldo. Dall’altra parte gli andriesi, guidati nell’occasione da mister Langella per via della squalifica rimediata da Favarin, si posizionano con un modulo speculare a quello degli avversari. Out lo stopper Colella per un problema ad un piede rimediato durante gli ultimi allenamenti: al suo posto ecco Curcio al fianco di Rada e Aya. Sulla mediana torna titolare dopo la squalifica Piccinni. In attacco, invece, come previsto Cruz fa coppia con Cianci.
Parte meglio la Fidelis Andria rispetto alla Paganese. La squadra federiciana, però, non crea azioni degne di nota. Pian piano, comunque, anche i campani crescono, senza rendersi pericolosi. Al 18’ la squadra azzurra ci prova: Onescu crossa la sfera verso il centro, Tito si coordina e al volo lascia partire un diagonale con la sfera che si spegne fuori, dopo esser passata davanti a Cruz che nell’occasione non riesce a deviarla. Al 25’ occasionissima per i padroni di casa: conclusione dalla distanza di Picone che diventa un assist per Alcibiade il quale in area carica un tiro, facile preda per Pop. Nei minuti che seguono le due squadre si affrontano a viso aperto senza impensierire mai gli estremi difensori. Termina così il primo tempo.
Ad inizio ripresa le due formazioni appaiono più determinate e provano subito a cercare il vantaggio. Al 46’ l’arbitro annulla un goal alla Paganese per presunto offside: Firenze cerca e trova Reginaldo che impegna Pop. Sulla respinta dell’estremo difensore si avventa Herrera che segna l’1-0, ma il sig. D’Ascanio non convalida a causa della posizione dell’esperto attaccante numero 10, autore del tiro precedente. Pochi minuti dopo è la Fidelis Andria a provarci con Cruz che viene lanciato tutto solo verso la porta avversaria: arrivato in area, però, Liverani intercetta la sfera e salva i suoi. Al 56’ gli andriesi trovano il vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Tartaglia insacca la sfera in rete. Goal dell’ex per lui che non esulta e 3ª marcatura consecutiva. I campani provano ma non riescono a reagire. Al 66’ mister Grassadonia decide di passare dal 3-5-2 al 4-3-3 per provare a smuovere i suoi: dentro Zerbo che si posiziona in attacco al fianco di Herrera e Reginaldo, fuori De Santis. Arretrano in difesa gli esterni Picone e Della Corte. Al 75’ proprio il neoentrato Zerbo, dopo un buona azione dei suoi compagni per vie centrali, riceve la sfera e impegna Pop. L’arbitro, tuttavia, fischia il fallo agli ospiti. All’82’ la Paganese ottiene un penalty per fallo di mani di Piccinni su un pallonetto di Mauri. Dal dischetto ci va Reginaldo che batte il numero 12 andriese con un tiro potente e alto. La Fidelis a questo punto si slancia in avanti per tentare di riportarsi in vantaggio, ma non ci riesce. Termina così la sfida.
Un punto prezioso in rimonta per la Paganese che si porta a 24 punti, dopo la sconfitta contro la Casertana, e rimane fuori dalla zona rossa. La Fidelis Andria, invece, sale a quota 31. La squadra azzurra riesce a difendere il vantaggio ed ottiene, dunque, l'ennesimo pareggio, il 6° di fila. Sabato prossimo i campani saranno impegnati nuovamente in casa contro il Catanzaro, mentre gli andriesi ospiteranno il Taranto in un derby tutto pugliese.