12.3.17

Espugnato il Menti: la Paganese dimostra di avere un'identità vincente.

Di Nino Ruggiero

Il risultato non fa una grinza. Nel calcio vince chi riesce a interpretare bene le varie fasi di una partita, al di là di quelli che possono essere i valori tecnici. E la Paganese, a Castellammare di Stabia ha dimostrato soprattutto di avere acquisito quella mentalità vincente – caratteristica pregnante dei forti – che fino a poche settimane fa sembrava dispersa.

Nei confronti di una Juve Stabia oramai sull’orlo della crisi e che veniva da una sequela di risultati negativi, la squadra di Grassadonia ha dimostrato di saper interpretare ogni fase di gara: quella difensiva per buoni trentacinque minuti del primo tempo, quella di controllo che è successiva alla sfuriata iniziale dei padroni di casa e quella di attacco, culminata con il gol messo a segno da Bollino con la complicità di uno svarione difensivo degli avversari.

Paganese concreta: pochi fronzoli, massima concentrazione in ogni momento della gara, anche i più difficili, quelli della prima mezzora durante i quali i padroni di casa hanno avuto il controllo della gara. Le squadre importanti sono quelle che sanno interpretare ogni momento della gara e la Paganese, specie nella parte iniziale, costretta sulla difensiva da una Juve Stabia vogliosa di fare la pace con il proprio pubblico, ha saputo contenere l’avversaria con buona sicurezza. Ci ha pensato ancora una volta Pestrin a ergersi a baluardo davanti al una difesa che migliora di giorno in giorno soprattutto con i due centrali De Santis e Carillo. Ma una parte determinante nell’economia tattica della squadra stavolta l’ha recitata stupendamente Cicerelli – da annoverare tra i migliori in campo – capace di invertire l’andamento della partita con il suo cambio di ritmo che ha consentito ai suoi compagni di respirare nei momenti di maggiore pressione offensiva degli avversari.

Con il risultato di Castellammare si aprono altri spiragli all’orizzonte, anche se è sempre bene tenere i piedi per terra. Una cosa sola è certa: da gennaio la Paganese ha una sua identità, quella che non aveva prima, e soprattutto può contare su un reparto difensivo che migliora di partita in partita.

Appuntamento a mercoledì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com