8.3.17

Il gioco latita ma i risultati ora arrivano, anche grazie al cuore.


La Paganese pareggia contro un solido Cosenza e allunga a quattro partite la serie di risultati positivi. I ragazzi del patron Trapani rimediano al momentaneo svantaggio, siglato dal solito Baclet, grazie ad una reazione di orgoglio e carattere che porta al pari di De Santis sugli sviluppi di un calcio piazzato. Gli azzurrostellati, in controtendenza con buona parte del campionato, giocano una partita bruttina sul piano del gioco ma apprezzabile per l’impegno e la voglia che mettono per arrivare al risultato.
Gianluca Grassadonia, sulla scia delle tre vittorie consecutive, conferma modulo e uomini visti negli ultimi tempi e sopperisce all’assenza di Mauri con l’inserimento di Herrera come mezz’ala sinistra. Così, secondo un consolidato 4-3-3, davanti a Liverani prendono posto Alcibiade, De Santis, Carillo e Della Corte in difesa, Pestrin, Tasconeed Herrera a centrocampo, Cicerelli, Bollino e Firenze in attacco. I calabresi, allenati da Stefano De Angelis, rispondono con un 4-4-2 molto solido ed elastico, dove i quattro difensori Corsi, Tedeschi, Blondett e D’Oraziosono sempre “protetti” dal duo Ranieri-Calamai posizionati nel mezzo, mentre gli esterni Statella e Cavallarofanno il doppio lavoro di centrocampisti ed attaccanti, allineandosi spesso con la temibile coppia Baclet-Letiziatrasformando così il 4-4-2 in 4-2-4. 

Nonostante la potenziale vocazione offensiva, il Cosenza riesce sempre ad essere una squadra equilibrata, tant’è che la Paganese non ha mai potuto innescare situazioni di contropiede. Questa compattezza difensiva evidenziata dai calabresi è stata possibile grazie a diversi fattori: innanzitutto il grande lavoro degli attaccanti Baclet e Letiziache hanno pressato molto sui primi portatori di palla paganesi, in particolar modo su Pestrin, come si può ben vedere nell'immagine; in secondo luogo la capacità degli esterni di centrocampo Statella e Cavallaro di stringere molto il campo in fase difensiva e proporsi subito in attacco in fase offensiva, evidenziando una capacità atletica straordinaria; infine la posizione di Ranieri e Calamai che non hanno mai smesso di fare da “schermo” ai propri difensori proiettandosi raramente in avanti. In una di queste rare proiezioni offensive Calamai ha sferrato un gran destro dalla distanza che ha costretto Liverani ad una corta respinta sulla quale si è avventato Baclet che con uno scavetto ha portato in vantaggio i suoi.
La Paganese ha avuto difficoltà ad articolare una reazione attraverso il gioco, un po’ per la disposizione tattica degli avversari che aspettavano per poi ripartire, un po’ per la scarsa vena dei vari Herrera, Cicerelli e Bollino che hanno fatto mancare il loro apporto di qualità alla squadra, necessario in situazioni di grande equilibrio tattico. Nonostante questo, gli azzurrostellati sono riusciti con caparbietà e cuore a raggiungere il pari sugli sviluppi di un calcio piazzato ben calciato da Bollino e finalizzato ancora meglio dal giovane difensore De Santis. Il resto della gara si è trascinato senza grosse emozioni, l’esasperazione tattica ha avuto il sopravvento e ne è venuto fuori un inevitabile pareggio. La Paganese del nuovo corso sembra avere tutte le caratteristiche che mancavano a quella della prima parte di stagione, e viceversa. Il gioco latita ma il cuore che mette in campo sta permettendo di fare risultati importanti.

Alfonso Tortora - © Paganesemania