Nella foto, Firenze mette a segno il gol del due a zero su suggerimento di Bollino.
di Nino Ruggiero
La marcia della Paganese verso posizioni da play-off, bruscamente interrotta a Foggia, riprende con la netta vittoria sul Fondi. Stavolta non ci dovrebbero essere dubbi: l’attuale squadra è in grado di aspirare a qualcosa in più della dichiarata salvezza.
Partita bella, gioco brillante, a volte spumeggiante, mai monotono da parte delle due contendenti. Prima mezzora prevalentemente di marca laziale. Paganese alla ricerca di un’idea di gioco che tarda ad arrivare. In questo frangente il Fondi fa un figurone, in fase di palleggio, senza però mai impensierire più di tanto il bravo Liverani.
Il tempo di carburare però, soprattutto da parte dell’inedita coppia di centrocampo Tagliavacche-Tascone, poi gli azzurro stellati salgono in cattedra e arrivano in zona gol più di una volta con Reginaldo e con Firenze. Tocca a quest’ultimo il battesimo del gol che arriva alla mezzora dopo uno scambio in velocità che vede Tascone nelle vesti di splendido suggeritore. Il tiro bomba di Firenze da pochi passi fa secco il portiere Baiocco. Il momento è più che propizio per la Paganese che riesce sempre a trovare dei buchi nella larga difesa dei laziali. Per ben due volte Baiocco viene graziato da Reginaldo e il primo tempo si chiude sull’uno a zero.
Nella ripresa il Fondi cambia subito Calderini per Tiscione, ma è la Paganese che risulta padrona del campo. Tagliavacche e Tascone si fanno valere nella zona centrale; il primo, giocatore di posizione, sostituisce alla grande Pestrin; il secondo assicura una vitalità incredibile alla manovra e spazia in tutte le zone del campo. Il raddoppio è nell’aria e arriva, mentre ci avviamo alla mezzora di gioco, con un altro tocco di classe di Firenze su assist al bacio di Bollino. Due a zero e tutti a casa.
Firenze adesso a Pagani è già un idolo. Pensate, sette gol realizzati in appena nove partite: una media gol impressionante per un debuttante. E non è tutto; calendario alla mano, a sei giornate dal termine, stavolta possiamo anche sognare…