Sono giorni caldissimi, frenetici per le squadre di Serie C, soprattutto per quelle che non sono riuscite a regolarizzare la propria posizione. Per queste società, l'iscrizione è una corsa contro il tempo con alcune tappe poste lungo il percorso che porta alla ormai ex Lega Pro.
Entro il 30 giugno bisognava depositare la domanda d'iscrizione con la firma del presidente autenticata dal notaio e allegando la tassa d'iscrizione di circa 40.000 euro corredata da fideiussione di 350mila euro, da presentare entro mercoledì. Le squadre che non hanno presentato la fideiussione devono inoltrare alla Covisoc il ripianamento delle eventuali carenze ai fini del raggiungimento della misura minima del parametro economico/finanziario PA.
Alcuni club hanno già deciso di non partecipare a questa corsa. Como e Latina, quest'ultima retrocessa dalla Serie B, fallendo, hanno dovuto dare l'addio al professionismo e non hanno presentato l'iscrizione: l'organico di Serie C è già a 58.
Ci sono poi quattro club che non hanno presentato la fideiussione. Sono Akragas, Messina, Maceratese eMantova. L'Akragas, attraverso un comunicato ufficiale, ha fatto sapere di non riuscire più a sostenere le spese che l'iscrizione comporta e infatti non è arrivata la fideiussione necessaria per il completamento dell'iscrizione. Stesso discorso per il Messina che però a differenza degli agrigentini è in grado di garantire sia la fideiussione sia il pagamento (già corrisposto) degli emolumenti e delle relative ritenute fiscali e previdenziali relative. La società peloritana ha optato per non rispettare la scadenza e proseguire l'iter d'iscrizione, consapevole della futura penalizzazione. A rischio anche le posizioni di Maceratese e Mantova, che rischiano di non riuscire a rispettare neppure il termine ultimo del 14 luglio.
Alfonso Esposito - © Paganesemania