Da www.paganesemania.it
Diamo il benvenuto sulle pagine del nostro sito a Nino Ruggiero, una colonna portante del giornalismo paganese e attualmente gestore del blog "Paganese Graffiti". Siamo felici di poter ospitare su PaganeseMania, prima che le sue riflessioni prima della partita, la sua penna sopraffina.
Agli amici buoni non so proprio dire di no. Eccomi allora con una rubrica settimanale del venerdì che chiamerei “Fuorigioco”. Perché fuorigioco? Perché io sono quello del sabato, o - se volete, a seconda del calendario - della domenica, giorni in cui gioca la Paganese, e non mi perdo una partita sia in casa, sia in trasferta. Per quest’ultime usufruisco di Sportube, una piattaforma telematica geniale, vera manna per chi non può seguire fuori casa la squadra del cuore. Fuori dal gioco, però, perché per il resto della settimana non seguo allenamenti e conferenze stampa come si conviene a giovani cronisti sempre sulla notizia. Per questo non affronterò mai temi settimanali limitandomi a considerazioni e commenti di prospettiva.
Alla terza di campionato, la Paganese affronterà in casa la Reggina, una storica rivale che ha spesso legato le sue imprese a quella degli azzurrostellati; a cominciare dal primo entusiasmante campionato del 1929-30 che si concluse con la Paganese vittoriosa proprio ai danni della Reggina, seconda classificata.
Stavolta la partita con la Reggina assume significati di rilievo: prima, perché bisognerà capire se la squadra ha superato lo sbandamento iniziale che l’aveva vista protagonista in negativa contro il Bisceglie; secondo, perché in questa fase bisognerà avere chiaro il quadro della situazione complessiva della squadra al di là del risultato; terzo, perché la Reggina – guidata da Agenore Maurizi, quindi da un ex che non ha lasciato una traccia entusiasmante sul suo percorso paganese – nobile decaduta, sembra avere tutti i numeri per disputare un buon campionato e quindi, verosimilmente, cercherà di fare il colpo pieno al Marcello Torre.
Stavolta la partita con la Reggina assume significati di rilievo: prima, perché bisognerà capire se la squadra ha superato lo sbandamento iniziale che l’aveva vista protagonista in negativa contro il Bisceglie; secondo, perché in questa fase bisognerà avere chiaro il quadro della situazione complessiva della squadra al di là del risultato; terzo, perché la Reggina – guidata da Agenore Maurizi, quindi da un ex che non ha lasciato una traccia entusiasmante sul suo percorso paganese – nobile decaduta, sembra avere tutti i numeri per disputare un buon campionato e quindi, verosimilmente, cercherà di fare il colpo pieno al Marcello Torre.
Da quello che ho visto una settimana fa a Cosenza, la Paganese di Massimiliano Favo ha fatto buoni passi tattici in avanti. Il neo allenatore, infatti, pare avere le idee chiare in fatto di schieramento e cura particolarmente la fase difensiva oltre che l’equidistanza fra i reparti. Il concetto è chiaro: bisogna diventare squadra dal punto di vista etimologico nel più breve tempo possibile, lasciando poco spazio ai personalismi e alle iniziative dei singoli, che possono essere condivisibili solo in determinate zone del campo. Il gioco deve essere corale e tutti sono chiamati a dare il loro contributo per il raggiungimento del risultato. Di certo Favo schiererà la migliore formazione del momento che potrà contare su una panchina bene assortita perché, soprattutto dopo l’ultima riforma che riguarda le sostituzioni, ci sarà sempre tempo per dare una o più sterzate all’inquadratura iniziale. Per questo, nessuno degli atleti relegati in panchina dovrà sentirsi inferiore al compagno schierato fin dal primo minuto di gioco.
Chiudo augurandomi di vedere un Marcello Torre all’altezza della situazione, dal punto di vista della partecipazione del pubblico. Per intanto, ancora una volta, mi va di plaudire alla rinnovata intesa dei gruppi che in curva non mancheranno di dare il loro incomparabile sostegno ai propri beniamini.
Nino Ruggiero
© Paganesemania - Riproduzione riservata
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