2.11.17

Il calcio è un gioco strano e crudele.


Un calcio di punizione battuto da Carcione si infrange sulla barriera difensiva del Monopoli

Il calcio è un gioco strano e crudele, addirittura spietato, ma si sapeva.

Al “Marcello Torre”, in un pomeriggio assolato e ventilato, il Monopoli castiga la Paganese senza pietà: un solo tiro in porta, vittoria per gli ospiti e beffa atroce per la squadra di casa. Si dice che la fortuna aiuta sempre gli audaci (e i più forti, aggiungo). Proprio così, confermato dal risultato odierno che fa a pugni con quello che le due squadre hanno fatto vedere in campo.

Lungi da me cercare di mettere i classici pannicelli caldi in difesa della Paganese, ma va detto a onor del vero che oggi – a differenza di altre esibizioni scadenti – la squadra di casa non meritava affatto di perdere. Scarpa e compagni, anzi, con tutte le riserve tecniche sempre enunciate, hanno disputato una partita di tutto rispetto. Un pareggio finale, per dirla tutta, tenendo presente tutto l’andamento della partita, avrebbe premiato più il Monopoli che la Paganese. Invece come spesso accade nel calcio, è bastato un solo spunto offensivo dei pugliesi in contropiede per mettere kappaò gli azzurro-stellati. Un solo tiro, che è tale, taccuino a portata di mano, e beffa atroce per la Paganese che si ritrova sola soletta adesso in fondo alla classifica.

Partita piacevole. Un primo tempo di netta marca territoriale da parte della Paganese che sfiora il gol dopo appena un minuto con una staffilata di Cesaretti che dà l’illusione ottica del gol. Poi è un crescendo della squadra di casa che presenta un’inquadratura inedita, con Scarpa nelle vesti di centrocampista avanzato a sostegno del gran lavoro svolto da Carcione e Tascone. Proprio l’ex torrese alla fine risulterà fra i migliori per intensità di gioco e per partecipazione corale alle manovre della squadra; ottimi alcuni suoi spunti personali, soprattutto quando ha potuto riconquistare quella porzione sinistra d’attacco che ha rappresentato sempre la sua zona di maggiore influenza. Se era un esperimento tattico quello adottato oggi da Massimiliano Favo, c’è da dire che è riuscito perché la squadra è parsa più armonica e Scarpa ha dato lustro alla squadra con l’entusiasmo di un ventenne. Dell’ottima prova del calciatore si è giovato anche Della Corte, oggi finalmente sui livelli dello scorso anno, che si è sentito più protetto sulla fascia di competenza.

Il Monopoli? Non pervenuto per tutto il primo tempo; sornione, poco propenso a sbilanciarsi in avanti, ma forte di un reparto difensivo che ha stretto i calciatori paganesi in una morsa ferrea. Tanto dominio territoriale da parte della squadra azzurro-stellata e tante buone occasioni per segnare, quasi sempre neutralizzate da una difesa apparsa quasi imperforabile. E – ironia della sorte – quando, come capitato nel secondo tempo, la Paganese ha avuto la possibilità di segnare con un azzeccato colpo di testa di Cesaretti su cross dalla destra di Scarpa, ci ha pensato la parte bassa della traversa a dire di no.

Una volta, un detto popolare diceva; “il cane mozzica sempre lo stracciato”. Proprio così. Dal gol mancato da parte della Paganese, dopo poco si è arrivati al gol del Monopoli in una delle rare occasioni d’attacco della squadra ospite. Cross dalla sinistra di Mercadante e tiro a volo di Paolucci ben piazzato in area. Niente da fare per l’inoperoso Gomis.

Questo è il calcio.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com