6.11.17

La Paganese vista da...Nocera! - A SIracusa una vittoria epica!

Ogni vittoria ha la sua storia e quella di ieri a Siracusa, città natale di Archimede e che ospitò Platone, è epica per molti versi. Epica per la traversata di quegli encomiabili tifosi che hanno raggiunto la costa siciliana, come nell'VIII secolo a.C. vi giunsero i primi greci provenienti da Corinto fondando Syrakousai

Epica come è maturata, sotto le gesta tecniche, dell'eroe di giornata, Francesco Scarpa che indossando i panni del vero condottiero ha illuminato il teatro greco del De Simone come il generale bizantino di Cartagine Belisario che nel 535 conquistò Siracusa. E, come il grande pittore Caravaggio che a Siracusa giunse fuggiasco nel 1609, da Malta, dipingendo durante la sua dimora in città, il "Seppellimento di Santa Lucia", così Francesco Scarpa ha dipinto sulla tela del De Simone"due capolavori: il primo di coraggio dagli undici metri, il secondo di estro e tecnica, incastonandosi come una pietra preziosa all'incrocio dei pali. Epica per come gli azzurri tutti, ieri in tunica bianca, hanno saputo resistere al ritorno dei siracusani, come gli stessi fecero reistendo e rialzandosi dopo il terribile terremoto del 1693, che distrusse l'intera Sicilia sud-orientale denominato "il terremoto del Val di Noto", da cui poi nacque lo stile barocco. Da quel momento e nei secoli avvenire Siracusa ritrovò un nuovo splendore, come mi auguro possa fare la Paganese risorgendo e confermandosi, come la tradizione vuole, con un simbolo ancor più identificativo della Sicilia calcistica come il Catania, mai vittorioso a Pagani, che martedì renderà visita al Marcello Torre.

Una Paganese che deve confermare i miglioramenti sotto l'aspetto di tenuta fisica ed organizzativa che sono emersi, per gran parte delle ultime due gare con Monopoli e Siracusa, per dare continuità alle prestazioni. Già con il Monopoli, seppur sconfitta immeritatamente, s'era intravisto una Paganese tonica ed aggressiva che s'è confermata a Siracusa. Ovviamente ora non significa che tutti i problemi sono volati via dopo la gara di sabato e la dimostrazione sono ancora le leggerezze, nei due gol subiti, tra indecisioni di singoli e di reparto come nel secondo. Una cosa è certa da cui ripartire: l'inossidabilità di Francesco Scarpa da esempio per i più giovani e la sua posizione in campo che gli permette di esprimere ancora tutta la sua qualità che giova a Carcione, in ripresa ieri, e al reparto offensivo. Ora però contro il blasonato Catania che giunge a Pagani dopo quattro squilli di tromba al Bisceglie, facendo capire di non essere affatto in crisi, c'è da mettere in campo un martedì da leoni per vincere anche in casa.

Peppe Nocera
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