Quell’andata in scena sabato scorso a Caserta è stata una partita deprimente e la prestazione dei nostri ragazzi imbarazzante, al punto da essere davvero difficile trovare i giusti aggettivi, senza trascendere e offendere alcuno dei protagonisti. Ci provo a farlo ma questa volta non c’è nulla e nessuno da salvare. Tutti dietro la lavagna e tutti quanti bocciati. Certo, perché il tempo degli esami di riparazione è quasi terminato, così come la nostra pazienza, messa a dura prova, quest’anno.
Inappropriati!
Gli artefici di quella magistrale interpretazione di come non si giochi al calcio sono chiamati a un serio e quanto mai urgente esame di coscienza. Tutti, dicevo. I più grandi ed esperti devono chiedersi come intendono chiudere la loro carriera, che per alcuni è stata brillante e ricca di soddisfazioni. I più giovani, che hanno deciso di fare del calcio la loro professione e la loro vita, devono darsi una regolata. A tutti loro vorrei umilmente portare alla loro attenzione che qui giochiamo a pallone da oltre 90 anni e che le diverse generazioni di tifosi hanno visto indossare quella meravigliosa casacca azzurrostellata da gente che a calcio sapeva giocare sul serio, facendo la storia e le fortune di questa gloriosa squadra. Parlo di calciatori che a distanza di decenni sono ancora innamorati della Paganese e che sono giustamente ricambiati da un popolo che non dimentica, capisce e ama incondizionatamente questi colori.
Indifendibili!
Caro Peppe ___, scusa se ti copio ma è un aggettivo che, con altri, mi gira in testa da ieri. Dicevo che la nostra pazienza è quasi giunta al termine. Io stesso, a volte andando contro gli improperi e sfottò di amici, ho provato a cercare il buono in ogni cosa, in ogni vostra prestazione. Ora non ce la faccio proprio: il credito è finito. Ora tocca a voi estinguere l’enorme debito che avete nei nostri confronti.
Incazzati!
Questi siamo noi tifosi. Siamo incazzati con tutti:
- I calciatori, il tecnico e il suo staff. Devo ancora aggiungere altro? Oppure è sufficiente quanto scritto sopra? A dire il vero, qualcuno da salvare ci sarebbe pure. Parlo di persone entrate per sempre nei nostri cuori, per quello che hanno saputo fare in campo e quello che hanno rappresentato per noi. Mi scuseranno Ciccio Scarpa e Fabio De Sanzo ma in questo momento è giusto non fare distinzioni.
- La società. Certamente, la società. Perché se un bambino di cinque anni è maleducato, irrequieto e volgare con tutti, io non posso che prendermela con il padre che l’ha educato male oppure non l’ha educato per niente.
Tutto ciò premesso, non dimentichiamo che ci sono altre venticinque partite e che la prima di questa serie è già decisiva o quasi. Non cadiamo nel tranello dell'"andare contro" perché non gioverebbe a nessuno. Proviamo in qualche modo di portare a casa questa salvezza e la permanenza in C.
I conti li faremo alla fine. Con tutti!
I conti li faremo alla fine. Con tutti!
Alberto Maria Cesarano
© Paganesemania - Riproduzione riservata
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