21.12.17

Al giro di boa: i numeri di un girone d'andata deficitario. Al Torre nessuna gioia, mai avvenuto prima.

Con il pareggio ottenuto al Ceravolo di Catanzaro è andato in archivio il girone d'andata, horribilis, della Paganese edizione 2017-'18. Il bilancio è decisamente negativo a fronte dei miseri 16 punti conquistati dal tecnico Massimiliano Favo insediatosi sulla panchina azzurrostellata alla seconda giornata dopo la gara, anch'essa horribilis, con il Bisceglie prossimo avversario degli azzurri, che in terra pugliese ricominceranno il percorso inverso. Con i neroazzurristellati esordì e si "dimise" il tecnico Matrecano che nel frattempo aveva rimediato a Trapani, in piena estate, una scoppola da primato per la storia della Paganese con il 6-0 al Provinciale in Coppa Italia.

Il deficitario girone d'andata non è altro che figlio della difficile estate in cui s'è trovato ad operare il neo direttore sportivo Antonio Bocchetti. Tra rifiuti e contratti persi all'ultimo momento, non ripete il miracolo dello scorso gennaio quando rivoluzionò con successo la squadra all'epoca sotto la guida di Grassadonia approdata ai play-off. L'ennesima rivoluzione, marchio di fabbrica delle gestioni Trapani, questa volta non ha sortito al momento gli effetti stupefacenti sperati, basati più su approssimazione che su predefinite strategie di mercato. Così la linea difensiva si completa solo in prossimità della prima giornata di campionato con i centrali difensivi titolari, Carini-Piana, che arrivano chi prima del gong del mercato, chi addirittura dopo. Il mercato, sempre materia ostica per la Paganese dell'era Trapani in serie C, dunque regala a Matrecano prima e Favo dopo una squadra costruita alla meno peggio con quello che ci si può permettere tra le difficoltà di scelta e le esigue risorse della società.

Il dato storico che emerge dopo il girone d'andata, mai successo prima in 90 anni, è la mancanza di una vittoria in casa in nove turni ovvero in tutto un girone, dove si raccolgono invece cinque pareggi e quattro sconfitte. Al momento la Paganese è l'unica squadra del girone C a non aver mai vinto in casa. Purtroppo non è l'unico dato negativo che emerge:
  • è la seconda peggior difesa del torneo con 27 reti subite, avendo fatto peggio solo l'Akragas con 31 
  • è la squadra che ha fatto il minor numero di punti in casa (5), ha fatto meglio anche l'Akragas con 7 
  • è la seconda peggior squadra, con solo 3 vittorie come Casertana ed il solito Akragas. Ha fatto peggio l'Andria con 2
  • è quella, insieme a Sicula Leonzio e Juve Stabia con 7 pareggi, con il secondo maggior numero di partite terminate in parità alle spalle della Fidelis Andria con 10
  • è la terza che ha perso più partite, 8 con la Reggina, meglio solo di Casertana con 9 e Akragas con 12. 
Numeri impietosi che però mettono in evidenza un attacco abbastanza prolifico con 19 reti, sesto miglior attacco del campionato, dove spiccano le 6 marcature di Cesaretti, in compagnia di Di Piazza del Lecce, alle spalle dei capocannonieri Saraniti, Curiale, Scaringella, Genchi ed Alfageme tutti con 7 reti, senza dimenticare le 5 di Scarpa, le 3 di Talamo e le 2 di Regolanti. Dunque riassumendo i freddi ma inequivocabili numeri, come sempre specchio di tutte le squadre, la Paganese, in queste prime 18 gare, ha ottenuto 3 vittorie, 7 pareggi e 8 sconfitte realizzando 19 reti e subendone 27 che determinano il sedicesimo posto in classifica.

Con l'avvio del girone di ritorno comincia un nuovo campionato, come sempre diverso e come si suol dire inizia un altro campionato. Nell'ultimo mese e mezzo la Paganese, che s'è guadagnata anche l'accesso ai Quarti di Finale di Coppa Italia (a febbraio sfida alla Viterbese), ha cambiato marcia. Ora la ripresa, però, deve passare da un motore a metano ad uno a benzina per correre spediti verso la salvezza anche attraverso un mercato di gennaio decisamente importante.

Peppe Nocera
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