Dalla gara del Ceravolo è venuta fuori la squadra che tanto piace al tecnico Massimiliano Favo, bravo ad insistere su un determinato copione tattico che ha letteralmente mandato in tilt ogni possibile raggio d’azione dei padroni di casa.
Il pareggio sta davvero stretto a Scarpa e compagni che hanno dominato la scena con il piglio della grande squadra fin dalle prime battute. Corta ed abbottonata al punto giusto, la Paganese si è affacciata in attacco con le solite folate offensive di un tridente spietato negli ultimi sedici metri. Il canovaccio tattico in terra calabrese è stato la fotocopia perfetta della prestazione che ha permesso una settimana fa di imbrigliare la capolista Lecce.
Chiusi tutti varchi con una difesa sempre più rodata dopo un girone d’andata disastroso, la manovra degli azzurrostellati è apparsa armonica con una grande copertura del rettangolo verde complice anche la ritrovata forma fisica dei calciatori più esperti del gruppo. I vari Piana e Baccolo, oltre all’eterno Scarpa, sono diventati i veri trascinatori della squadra. Cesaretti e Talamo poi sono i grimaldelli per fare breccia nelle difese avversarie.
I due folletti offensivi della formazione di Favo hanno fatto ammattire i difensori giallorossi, non senza però irretire lo stesso allenatore napoletano. Favo infatti ha lanciato le sue stoccate nel dopo gara all’indirizzo dei suoi attaccanti, colpevoli a suo giudizio di eccessivo egoismo in contropiede quando invece determinate situazioni di superiorità numerica avrebbero permesso di mettere preventivamente in ghiaccio la contesa.
L’epilogo della gara di Catanzaro ha così fatto aumentare i rimpianti per una vittoria sfumata in extremis e che sarebbe stata ampiamente meritata per la mole di gioco espressa e per le occasioni create davanti al portiere di casa.
da resportweb.it